Appartengo al tango come a mia madre E sempre camminerò incontrandoti E incontrandomi E se ti ho incontrato è perché già esistevi Lì nelle pieghe dell’inconscio Connettimi all’onda nel petto Ti ascolterò E tu mi ascolterai Io penserò la tua vita Tu penserai la mia È così in quel liquido Ci sbraneremo E io sarò già cosa tua E tu tango Cosa mia
Poesie
Appartengo al tango come a mia madre E sempre camminerò incontrandoti E incontrandomi E se ti ho incontrato è perché già esistevi Lì nelle pieghe dell’inconscio Connettimi all’onda nel petto Ti ascolterò E tu mi ascolterai Io penserò la tua vita Tu penserai la mia È così in quel liquido Ci sbraneremo E io sarò già cosa tua E tu tango Cosa mia
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“Femminicidio!” Un ricordo triste, un benessere perduto, strappano dal petto un lamento, un gemere; una "queja". Nel tango questo stato d'animo è tanto presente e ha dato luogo, prevedibilmente, a brani toccanti. Uno tra i tanti verte su di un argomento purtroppo di eterna attualità: il femminicidio. "Queja melodiosa" (Lamento melodioso) è un tango che, a dispetto del titolo, tratta di un "delitto d'onore" perpetrato ai danni di una donna che egli ritiene colpevole di tradimento e, redivivo Otello, la deve uccidere per riscattare la propria "onorabilità" salvo poi, lamentare il suo dolce ricordo nella becera ipocrisia dei criminali. Lo…
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È con i miei occhi di gatta che ti desidero E la mia pancia di scorpione E ti desidero come un angelo desidera Dio e un demone il fuoco E la carne il sangue E un eco un ululato È così che ti desidero Come un lupo l'agnello La foce il fiume E un violino il bandoneon È così che ti desideravo prima di desiderarti Per casualità Senza esperienza Come una madre un figlio e un figlio il seme Ti desidero come tutti i viventi invocano la vita aspettando la morte E cercano l'esilio per trovare l'amore Ecco come io…
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"Sin Palabras" (senza parole) è un tango che narra l'infinito tema del "perduto amore". Nelle sue innumerevoli versioni é dramma puro ma, é nella interpretazione dell'eterno “Roberto Goyeneche”, con il suo particolare recitativo, che tocca le vette più alte del pathos. Aggiungo come chicca doverosa la versione di una delle voci più intense del tango contemporaneo: "Walter Chino Laborde", accompagnato dalla "Solo Tango Orquesta", il quale sfoggia una interpretazione che sfuggendo all'orchestra, compie brevi, drammatiche fughe in avanti e rallentati, che un poco, soltanto un poco, me lo fanno ravvisare al "Polaco"( Roberto Goyeneche). L'interpretazione della "Solo Tango" la gustiamo…
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Scrivere di tango è la rubrica di Tango y Gotan, nata per celebrare il tango come forma letteraria. Verranno pubblicati racconti brevi, poesie e brani scritti da voi. Potete proporre i vostri elaborati alla Redazione scrivendo a comunicazione@faitango.it. DOPO DI TE IL DILUVIO La poesia ricorda Che non ti ho potuto salvare da un triste destino E almeno una volta ho amato I tuoi occhi di miglio marrone Di quell'amore selvaggio e non compassionevole Mi sono affezionata a te come a Di Sarli Non ballo per noia o per dimenticare Ma per quell'onesto palpito di libertà Senza riconoscenza C'è qualcosa…
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Annamaria Musajo presenta alla Biblioteca Sormani di Milano il suo ultimo disco. Mercoledì 22 marzo alle ore 18 alla Biblioteca Sormani di Milano, Annamaria Musajo presenta il suo ultimo disco: “Yo Soy Maria”. E’ il titolo del CD, e di un brano in esso contenuto scritto da Astor Piazzolla ed Horacio Ferrer che rappresenta una sorta di celebrazione del genio di Piazzolla, il compositore più innovativo del ‘900 che ha saputo liberare la musica dagli stereotipi consolidati e spingerla verso il futuro. Ma l’intero disco è un abbraccio ideale nel percorso sorprendente della musica del Tango attraverso una compilation di…
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Liquida donna Dal collo lungo e le ciglia vive Madre di lotte e figlia di contraddizioni Solida donna Se nel tuo corpo avvengono le più grandi rivoluzioni Eterea donna Se non c'è più donna in uno sguardo che nello sguardo di una donna Cosa sei se non eloquente prosa e prosaica poesia? Donna Senza punto di domanda Nei paradisi perduti La terra ti avvolge E quando segui Leggera guidi
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Non mi travesto da tanguero Io sono tanguero Immensamente maschera nuda In quel delirio Lì mi guarisco E lì trovo mistero Grazia Maria Addante
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Scrivere di tango è la nuova rubrica di Tango y Gotan, nata per celebrare il tango come forma letteraria. Verranno pubblicati racconti brevi, poesie e brani scritti da voi. Potete proporre i vostri elaborati alla Redazione scrivendo a comunicazione@faitango.it. L’ULTIMO TANGO di Massimiliano Milanesi Il vento soffiava tra le colline, componendo una dolce melodia con le foglie degli ulivi in fondo alla valle, le stelle facevano da cornice alla falce di luna che spuntava tra le nuvole. Nel caminetto il ceppo di legno scoppiettava allegramente facendo con il suo suono compagnia al vecchio Aldo. Aldo, il caro e vecchio Aldo,…
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Questa settimana, in occasione della festa di San Valentino, pubblichiamo un testo speciale. Testo e fotografia di Grazia Addante Voglio invecchiare nel tuo tango Camminando dritta sulle rughe del tuo volto Rincorrere il tempo del tuo cuore E farne meraviglia Scrivere di tango è la nuova rubrica di Tango y Gotan, nata per celebrare il tango come forma letteraria. Verranno pubblicati racconti brevi, poesie e brani scritti da voi. Potete proporre i vostri elaborati alla Redazione scrivendo a comunicazione@faitango.it.
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