Scrivere di tango

Scrivere di tango è la rubrica di Tango y Gotan, nata per celebrare il tango come forma letteraria. Verranno pubblicati racconti brevi, poesie e brani scritti da voi. Potete proporre i vostri elaborati alla Redazione scrivendo a comunicazione@faitango.it.

DOPO DI TE IL DILUVIO
La poesia ricorda
Che non ti ho potuto salvare da un triste destino
E almeno una volta ho amato
I tuoi occhi di miglio marrone
Di quell’amore selvaggio e non compassionevole
Mi sono affezionata a te come a Di Sarli
Non ballo per noia o per dimenticare
Ma per quell’onesto palpito di libertà
Senza riconoscenza
C’è qualcosa di sublime nel tango
Se a tutti
Almeno un problema risolve

Tornare su passi anarchici e già fatti
E orge di abbracci
Ballo sempre tra le braccia della morte
Di quella morte frivola delle quattro del mattino
Ricordando quella solitudine affollata di tante nostalgie
Dell’ultima tanda
Dove ci amavamo come due colombi sul filo del tram
È lì che ieri ti ho amato
Di quell’amore puro che si da agli sconosciuti
Respiravi a fatica per nascondere i tuoi fermenti
Come sulle montagne russe
Salivamo e scendevamo
Nella ronda del piacere
Con la testa nel cuore e il cuore nella testa
Dopo aver amato te
C’è il diluvio
Pensavo
Ieri come oggi
Mi lusinga sentirmi scelta
Nell’ultimo tango del tempo maturo
Nell’ora in cui non sai se è notte o se è giorno
Dai tuoi occhi azzurri
Dove fervido e blu nuota il cielo di agosto
Amerò anche te
Ti amerò allo stesso modo di una mantide
Allo stesso modo di una poesia nuova
E sospesi
Come due colombi sul filo del tram
Anche noi
Ci diremo addio