Il tango di Chopin

PUBBLICATO IL 28 Gennaio 2008

Tranquilli. Non ho scovato un tango scritto da Frederic Chopin. Magari vi potrei proporre un suo vals, tipo il vals “Del minuto” (QUI in una originale revisione cantata dalla simpaticissima Nacha Guevara, versione che gli humorelos conosceranno benissimo), ma non lo farò.
Sicuramente, però, il compositore e pianista polacco ricorre spesso nelle parole e nelle note della nostra musica preferita.

L’esempio più clamoroso lo abbiamo nel tango Aquel nocturno del 1932, scritto da Daniel Álvarez (QUI la versione cantata da Héctor Mauré).
La poesia di questo tango racconta del ricordo dell’incontro di due amanti, sul calar della notte, in un profumato giardino di rose, quando lei chiede al violino che li accompagna, di suonare un notturno…

No recuerdas!… Una alcoba perfumada,
una dama, un caballero y un violín.
Y mientras tanto la tarde agonizaba,
entre pétalos de rosa en el jardín,
con los ojos me pedías que tocara
aquel nocturno que empezaba así….

E in questo momento, dopo qusta strofa, nel tango parte veramente il notturno di Chopin suonato dall’orchestra di turno. C’è anche nella versione che vi ho proposto. Chissà come e se ballavano anche questa parte, i nostri amici d’oltreoceano! 😉

Poi Chopin lo troviamo nominato in molti tanghi: non vi sto a fare l’elenco, ma dirò che è sempre associato a un qualcosa di romantico e nostalgico. Per questo va molto d’accordo con il tango! Un vals, però, che tutti conosciamo sicuramente, è El viejo vals di Charlo e J.G. Castillo (QUI una bella versione a due voci cantata da Ruiz e Campos; la mia versione preferita). I due amanti ascoltano il vals di Chopin, ma lei pare già distante, più intenta ad ascoltare la musica, che le parole d’amore di lui.

Al lánguido compás de un vals de Chopin,
mi amor te confesé sin ver que más
llamaba tu interés aquel vals.

Alcuni giocolieri della sperimentazione del tango hanno anche proposto qualche performance di tango a suon di Chopin. Ho visto su un blog qualche tempo fa, un filmato in tal senso; non me ne vogliano ma non ricordo qual era il blog, con tutti quelli che leggo! Però ho salvato il link del video. Eccolo QUI per gli amanti del genere.

Per finire, vi voglio lasciare a un video, dove il capolavoro del maestro polacco, il Vals brillante, è suonato dal magico bandoneon di Gabriel Clausi. Non perdetelo!!!!  (QUI anche il suo Vals in Do minore )

Ma è vero che un virtuoso del tango può suonare la musica classica … mentre non sempre è vero il viceversa? Ops cosa ho chiesto mai!  😉

Un caro saluto
Chiara

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18 commenti

  1. Mario Cambiaghi ha detto:

    Da Salvatore Accardo a Marta Argerich sono diversi i solisti classici di eccellenza che si sono cimentati col tango.
    Personalmente, chiedi e ti sarà dato ad abundantiam. 😉

    Circa invece la collezione humortanguera, con cui sono molto più taccagno, posso farti dono di raro e singolare tango su aria della Traviata di Josè Verdi.

    http://www.lutto.org/documenti/violetta.mp3

    Besazo

  2. aurorabeli ha detto:

    Ma dove le trovi queste cose, Mario!!!!!
    Sei incredibile…
    Ci spieghi qualcosa su dove lo hai trovato/chi canta/ ecc. ecc.?
    Ti prego…

  3. Chiara Chiara ha detto:

    Per quanto riguarda Accardo, non mi scalda nemmeno quando suona i Capricci, però non l’ho mai sentito suonare il tango. Gli concedo il beneficio del dubbio.
    Per la Argerich posso crederlo. L’ho sentita solo suonare i notturni di Chopin, però il fatto di essere argentina gioca a suo favore. Sicuramente conoscerà lo spirito del tango.

    Spesso l’errore che fanno i musicisti “classici” è di non capire proprio questo spirito, che è la chiave per una buona interpretazione.
    Ho due fratelli in casa che suonano, e anche i rispettivi consorti:violino, flauto, piano, con un compositore e direttore d’orchestra. Dico sempre loro “perchè non studiate il tango?”. La laconica risposta: “dacci lo spartito e vediamo che si può fare”….come se bastasse, dico io!!! 😉

    Grazie per il regalo, ma non riesco a sentirlo. Più tardi riprovo.
    Ah! Se capiti ancora a Rimini, magari prova a salutarmi invece di giocare allo Sherlock Holmes. Che poi non ti riesce nemmeno tanto bene!!! 😀

  4. Chiara Chiara ha detto:

    Ora l’ho sentita! Carina!
    Non la conoscevo in questa versione “tangosa”. La cantava mia nonna. Forse era un successo anni 40!
    Ho trovato le parole!

    A l’heure où s’endort Venise
    Dans l’apothéose du soir
    Soudain bercé par la brise
    Vibre par ce chant d’espoir…
    Violetta chère idole
    Si je chante c’est pour toi
    J’ai fleuri ma gondole
    Nid discret de nos émois
    Tout la haut l’azur sans voile
    Embrasé par les étoiles
    Semble guider vers le bonheur
    Nos deux cœurs
    L’heure est charmeuse
    Voluptueuse
    Pourquoi ne pas rêver d’amour
    A ton tour
    Violetta, réponds à ma voix
    Si je chante c’est pour toi
    Parmi le jasmin les roses
    La belle écoute ce refrain
    Sa porte hélas reste close
    L’amant répète en vain
    Violetta chère idole
    Si je chante c’est pour toi
    J’ai fleuri ma gondole
    Nid discret de nos émois
    Les volets de ta fenêtre vont pour moi
    S’ouvrir peut-être
    J’attends le « oui » que tu diras
    Violetta l’heure est charmeuse
    Voluptueuse
    Ne laissons pas s’enfuir l’amour
    Pour toujours
    Violetta répond à ma voix
    Si je chante c’est pour toi .
    (P. AMPERE – O. KLOSE & R. LUKESCH)

    Grazie Mario per questo tuffo nel passato!
    🙂

  5. Mario Cambiaghi ha detto:

    Aurora: è di Louis Bory, 1939.
    Già che ci sono, altro regalito (ostia, mi sto troppo “desamarretando”… 😉 …)
    Pensa che anche i Grandi Argentini dei ’40 non disdegnavano contaminazioni col classico.
    Questa “Melodia del corazon”, del 1935, dell’adorato Edgardo Donato, è tratta integralmente (e pure cantata..) dallo “Studio N° 3 Opera 1”, per solo piano, di Chopin.

    http://www.lutto.org/documenti/donatochopin.wma

    Chiara: ascolta i tanghi di Accardo, e ti stupirai.
    La Argerich è, invece, un genio in tutto, versatile forse quanto Richter, e bisogna solo rimanere in silenzio ascoltandola.
    Qua suona abitualmente, ed è ancora bellissima (guardati qualche iutubbe d’epoca, magari, visto che ne sei “usuaria adicta”… 😉 ..)
    Io adolescente, ce l’ho avuta nei miei sogni erotici per anni.
    Fu bello, riscoprirla interpretando tango.
    Chissà se lo balla, anche..

  6. Chiara Chiara ha detto:

    Grazie ex taccagno. 🙂
    Se avrò occasione, non mancherò certo!

  7. Dori ha detto:

    Muy bonito!!!Il Cambiaghi dunque ha un cuore!!
    😉
    Secondo me ha anche un bel portamentino e balla come si deve!!!Peccato tanto mistero..
    😉
    😉
    Un saluto al Cambiaghi

  8. doribaby doribaby ha detto:

    Ciumbia, Mario Cambiaghi!!!E… visto che sei di Milano, prima poi una tanda ce la balleremo!!
    Besos
    😉

  9. Mario Cambiaghi ha detto:

    Dory: perchè mistero?
    Mica sono Zorro… ;-(
    Pensa che le mie email hanno allegato questa, di default:

    http://www.lutto.org/documenti/dbp/tarjeta.jpg

    Ultra-glasnost, dico.

    PS: La dò pure a chiunque “ballo” la prima volta.
    Non so se ballo come si deve..
    Ma ne stampo 2000 per volta, e in 5 anni siamo alla terza ristampa.. 😉

    Aurora: allora ti dò il colpo di grazia… 😉
    Sèntiti Biagi, in un divertente brano che riporta direttamente al “Sogno di una notte di mezza estate”, che Mendelsshon scrisse ispirandosi alla famosa opera del Scèspir.
    Siiiiì, proprio la Marcia Nuziale….

    http://www.lutto.org/documenti/marchanupcial.mp4

    Chiara: l’ultima volta che fui a Rimini, c’erano ancora i Galli Senoni.. 😉
    Per cui ti hanno certamente depistato. ;-(
    PS: Ci incontrammo in realtà una sola volta, e senza manco sapere reciprocamente chi fossimo.
    Ho la documentazione fotografica, e se mi dai liberatoria posto qua.
    Sei pure venuta bene, e fai la tua porca figura (salvo quando balli con uno alto un metro e mezzo…).
    Fra l’altro, approfitto per un tagossip, molto attuale rispetto alla discussione in altro thread. 😉
    Alla mia domanda “ma che ca@@o di musica stai mettendo?”, rispondesti “è saltato il pc, e sta scegliendo a casaccio da mediaplayer…” (faccina sghignazz,faccina sghignazz)
    Ricordi?????? 😉

  10. Chiara Chiara ha detto:

    Non ricordo!
    Però mi è capitato per davvero una volta che Media Player facesse il caspita che voleva!!!!
    Ma ho rimosso e non ricordo nemmeno in che occasione!!! Certe cose meglio dimenticarle! 😉
    Si. Ti autorizzo a postare quello che vuoi!
    Anche quello alto un metro e mezzo…dimostra che davvero ballo con tutti!!! 🙂

  11. massimo ha detto:

    Se è vero che un musicista di musica colta può avere le sue serie difficoltà nel suonare il tango, di certo è quasi impossibile che un musicista di tango (dico, formatosi sin da giovane con questo repertorio) possa suonare la musica colta.
    Il primo perché manca, sin dai primi rudimenti, della “pulsazione” sonora tipica del tango, le accentuazioni, i sincopati “strutturali” e la cultura propria di una tradizione storica importante troppo lunga per esser sintetizzata in qualche mese di studio. Ad ogni modo è una questione anche di temperamento personale. Il secondo, se non si è formato sugli studi classici musicali, e sulla tecnica di base, difficilmente riuscirà a ripulire la timbrica, a carpirne la cristallinità, la pulizia e l’armonia psicofisica che richiede la musica colta.
    Eseguire una sonata di Mozart, tanto per fare un esempio, richiede il lavorìo di uno scultore. Bisogna togliere, non aggiungere, affiché venga fuori il il capolavoro musicale. risolvere musicalmente un’opera complessa significa dipanare un groviglio di note, uscendo dal caos iniziale per restituire la verginità e l’autenticità alla partitura che resta un capolavoro solo sulla carta fin quando il decodificatore non ne viene a capo. Non basteranno buone mani, ma tutta la cultura e la sapienza (anche di altre arti) che confluirà, come in un imbuto, sull’opera che interrogherà l’artista in ogni istante della sua vita.

  12. Chiara Chiara ha detto:

    Bravo massimo.,
    Hai fatto centro. Infatti è tutta questa “pulizia” che io sento nel tango suonato da un classico. A me il tango piace sporco!!! 😉

  13. Chiara Chiara ha detto:

    Sai Mario che forse mi è venuto in mente l’occasione di cui parli. Era una festa al conventino seicentesco di Gradara, sotto al castello di Paolo e Francesca. Era una delle prime volte che musicalizzavo, ma soprattutto era una delle prime feste che abbiamo organizzato!
    Pensa che onore!!! Avere Mario al nostro debutto!!!

    Forse ho anche capito chi eri: l’unico che andava in giro a fare foto, che girava con le scarpe di colori diversi, che ha rotto tutta la sera, gridando dalla pista frasi come: “Siamo tutti figli di Troilo!”, e alte baggianate del genere….:lol:
    Venisti definito “Un loco muy grosero”, ma io mi divertivo un mondo, anche perchè con il PC in quelle condizioni mi era presa una sgrigna incredibile.
    Se sei tu abbiamo compartito anche qualche crostino a fine serata: tu hai preso quelli con l’aglio, io gli altri…tanto per berci il bicchiere della staffa! 😉

    Eres vos?
    🙂

  14. Chiara Chiara ha detto:

    Beh!? Che fine hai fatto?
    Mi è rimasta la voglia di sapere se eri o no tu!
    🙂

  15. massimo ha detto:

    Quella del tango “sporco” è una scelta stilistica dei musicisti di Tango, che conserva una sua percussività quasi tribale, una meravigliosa “negritudine” , che pure a mmmme me piace assai!

  16. Chiara Chiara ha detto:

    Il carissimo Max di Tango Social Club leggendo questo post ci ha segnalato la somiglianza melodica tra il tango “La melodia del corazon” di Edgardo Donato (QUI voce di Romeo Gavio) del 1938 e il tema principale dello Studio op. 10 n.3 di F.Chopin (QUI per pianoforte).
    Max aggiunge: “Due capolavori! Magnifica l’elaborazione che lascia intatto il tema, e, seppur di matrice lirica, con scrittura tipicamente orizzontale, Donato riesce a dargli l’impulso ritmico di scrittura tipicamente verticale del tango. Troverete il tema di Chopin dopo l’introduzione del tango in questione”

    Grazie Max.
    Ogni intervento è sempre prezioso!
    🙂

  17. Mario Cambiaghi ha detto:

    In verità, in verità vi dico: che l’ho inserito 12 post più sopra, precisamente il 28 gennaio… ;-(

    Ciaveva ragione il mio amico Matteo (7,6): “nolite dare sanctum canibus neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis et conversi disrumpant vos…” 😉

  18. Chiara Chiara ha detto:

    Ah! Vedi cha avevi risposto ad Aurora!
    Ecco perchè…ecco!
    🙂
    Una porcellina a cui piacciono comunque le perle!
    😉

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