Pellegrinaggio a Buenos Aires/10 – Intermedi a vita

Reportage da Buenos Aires per gli amanti del tango

PUBBLICATO IL 6 Marzo 2017

Dopo sette anni di ossessione da tango mi sento pronto per il mio primo pellegrinaggio a Buenos Aires. A convincermi non solo la cabala ma anche la fortunata coincidenza di essere ormai in pensione e quindi non si tratta della solita toccata e fuga di due – o al massimo quattro – settimane: mi fermerò nella culla del 2×4 per tre mesi. “Pellegrinaggio a Buenos Aires” è il racconto di questa avventura, tra dettagli pratici, curiosità e note di costume, senza la presunzione di esporre verità assolute ma con l’unico obiettivo di condividere le mie esperienze e le mie impressioni personali, che vi invito, se volete, a commentare.

***

Archiviata la Patagonia, ci siamo rituffati nel tango porteno. Mentre eravamo in viaggio, con un ritardo di appena tre settimane, ha risposto ai nostri appelli Ricardo Viqueira e così ci siamo sentiti per combinare una lezione di coppia. Abbiamo appreso che il nostro amico prende 80 euro all’ora a casa sua. Siccome abbiamo già fatto la stessa esperienza nel salottino dell’ottima Anamaria Shapira, abbiamo deciso di soprassedere. Andremo, tanto per toglierci lo sfizio, a fare con lui una collettiva al Caricias (organizzato da Josefina Cicchini e Martin Viqueira in Ricardo Balbin 4699, presso Imagen, a Saavedra), dove lui insegna il martedì dalle 20 alle 22.

club gricelCi siamo poi rimessi in contatto con Maria Plazaola, per sapere quando vedersi. Nel definire i dettagli siamo arrivati ai soldi. Ed è venuto fuori che la Maria vuole 1.500 Ars (quasi 92 euro)  all’ora, sempre a casa sua. Anche se lei è stata la splendida ballerina del divino Gavito (tanto per intenderci tengo la foto di lui sul comodino), quando è troppo è troppo: tanto per poter dire che l’abbiamo vista da vicino, andremo a seguire una sua lezione a El Beso (Riobamba 416), quando lei insegna il mercoledì e la domenica; la sua socia all’Accademia de tango milonguero, Susana Miller, ci tiene invece lezione il lunedì e il venerdì. Susana segue i principianti, Maria gli intermedi e gli avanzati. Un aneddoto educativo e salutare per i presuntuosi (cioè per chiunque balli tango da più di tre mesi). Mentre ci messaggiavamo con Maria, si è parlato del corso collettivo al Beso più adatto a noi. E noi, educatamente, abbiamo scritto: “Dicci tu quale può essere quello giusto per noi, tieni presente che studiamo e balliamo regolarmente da sette anni”. E lei, pronta: “Se ballate milonguero venite a quello per gli intermedi”.

Martedì, ancora stanchi per il viaggio, siamo andati a ballare vicino a casa alla Milonga 10 en Lo de Nieto, organizzata da Guillermo Hernano Nieto e Hugo Pendziuch, in Uriarte 1271, presso la Sala Crash, a Palermo, dalle 22,30 alle 2. Ingresso 100 Ars (circa 6 euro), mezza d’acqua 40 (2,45 euro), 50 (poco più di 7 euro) di taxi per tornare a casa. Pavimento di cemento un tempo verniciato e in salita, solito localino di tendenza con un centinaio di posti a sedere. Solita lezioncina premilonga di due “smandruppati” giovinotti del giro de La Maleva davanti a una dozzina di aficionados, tutti stranieri. Il dramma però è che un terzo di questi se l’è filata a fine lezione e non sono arrivati adeguati rimpiazzi. I pochi entrati, con l’aria che tirava, se ne sono andati dopo venti minuti. Solito tango acrobatico e molta puzza sotto il naso. Visto che non si riusciva a superare le due dozzine, alla mezza ce ne siamo tornati a casa.

Mercoledì, per andare sul sicuro, abbiamo bissato Gricel, organizzato da Julia Pugliese (Sueno Porteno), a La Rioja 1180, in San Cristobal, dalle 20 alle 3. Ingresso 120 Ars (7,36 euro), mezza d’acqua a 35 (2,15 euro) e 105 (6,45 euro)di taxi. Tutto bene, solita grande serata.

Ci siamo tornati anche la sera dopo, organizzata da Daniel Rezk e Juan Lencina (La Cachila). Ingresso a 100 Ars (circa 6 euro), acqua sempre a 35 (2,15 euro), il taxi un po’ meno: 95 Ars (5,82 euro), dalle 22 alle 4. Sebbene diverso lo stile, accoglienza comunque ottima. Grandi saluti e abbracci al’ingresso, ci accompagnano a sedere (ormai prendiamo il tavolo sempre insieme perché abbiamo visto che non cambia niente, si balla tanto comunque) sotto un condizionatore polare. Garbata protesta e ci spostano, questa volta in prima fila, ottimo. Tanti i locali ma non mancano i turisti, musica stellare come sempre e divertenti gli intermezzi dei due organizzatori. Uno parla – a velocità impossibile – e l’altro, bassetto, mingherlino, pelato, gli fa il controcanto comico come se usasse il linguaggio dei segni. A raccontarlo non si direbbe ma il risultato è divertente.

Venerdì pomeriggio di nuovo lezione di coppia con Roberto Canelo: straordinario, è davvero molto bravo o, meglio, molto adatto a noi in questo momento. In serata la nostra prima volta al Yira Yira, in compagnia di un’amica di Stoccolma appena arrivata, conosciuta a luglio al loro encuentro. L’ingresso costa 100 Ars (circa 6 euro), 35 (2,15 euro) l’acqua e 135 (8,38 euro) il taxi, aperto dalle 23 alle 4. Bellissima sala con ottimo pavimento di legno, palco per l’orchestra, intorno alla pista tre, quattro file di tavolini. Il musicalizador non sbaglia una tanda – ma mette poche milonghe – e in sala c’è il mix giusto tra locali e turisti. Abbiamo prenotato e all’ingresso ci fanno sedere in prima fila, ma in un angolo: i posti migliori sono per i gruppi numerosi, ma si balla tanto e bene. Anche l’intermezzo degli organizzatori – Daniel Blanco e Ana Bocutti – è buono e l’esibizione ci può stare, senza infamia e senza lode. Ma i due ballerini, va detto, rimangono poi in sala disponibili a myc. L’indirizzo è Humberto I 1462, presso il Centro Region Leonesa, in Constitucion. 

HA SCRITTO PER NOI #
Franco Garnero

Torinese, amante dei viaggi, dello sport, della vita all'aria aperta e delle buone letture, inciampa nel mondo del tango nel febbraio del 2010. Grazie a una dedizione ossessiva e monomaniacale è da tempo, per unanime giudizio, il miglior ballerino del suo pianerottolo e l'indiscusso punto di riferimento tanguero di tutto il (piccolo) condominio dove abita.

ARTICOLI CORRELATI #

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*