Le note del Tango riecheggiano tra le mura del Conservatorio Luigi Cherubini

è l’inizio di una nuova primavera musicale

PUBBLICATO IL 20 Maggio 2022

Lunedi 16 Maggio, le porte dello splendido auditorium della sala del Buonumore Pietro Grossi si sono aperte per accogliere un pubblico di appassionati di tango, di musica e giovani allievi del conservatorio.

Il concerto finale del primo laboratorio di Musica d’insieme ad indirizzo tango, tenuto dal maestro Fabrizio Mocata, è il risultato di un lungo processo promosso dal coordinatore del dipartimento “strumenti a tastiera e percussione”, il Professore Giampaolo Nuti del Conservatorio Luigi Cherubini.

Da parte del Conservatorio aver dato la possibilità ai propri allievi di approfondire lo studio del tango come pratica musicale ha permesso di rimuovere dall’immaginario collettivo l’idea che il tango sia solo ballo, riconoscendone il valore culturale musicale.

L’evento a cui abbiamo assistito è stato probabilmente l’inizio di un percorso, come riportato nelle parole del M° Giampaolo Nuti in chiusura del saggio.

:“Il linguaggio del tango è molto particolare e va studiato con tutti i crismi, oggi si incomincia a capire che c’è una prassi esecutiva e se questa prassi esecutiva viene insegnata e recepita dagli studenti il tango acquista il sapore vero, lo stesso che si sente in Argentina.”

Il presidente di FAItango Ettore Terzuoli da anni persegue questo obiettivo, rendendosi disponibile ad un dialogo di apertura e sensibilizzazione perché il tango sia sempre più compreso nella sua pienezza culturale e musicale. Ha quindi sostenuto questo progetto come federazione, offrendo una borsa di studio ai 9 ragazzi vincitori di una selezione che, durante la serata, ha messo a dura prova la giuria.

La Prof.ssa Daniela De Santis, docente di Musica da camera, e il Prof Ivano  Battiston, insegnante di Fisarmonica, per l’occasione hanno fatto parte della giuria insieme al maestro Fabrizio Mocata e al presidente di Faitango Ettore Terzuoli.

Sono sette i gruppi musicali che si sono alternati, presentando un programma vario che ha consentito di cogliere le molte sfumature che la musica del tango offre all’ascolto.

I giovani musicisti hanno dato dimostrazione delle capacità esecutive e di interpretazione acquisite tramite il laboratorio sotto la direzione didattica del M° Mocata, che visibilmente emozionato li ha seguiti passo dopo passo.

Gli allievi hanno suonato in acustico, senza l’ausilio di amplificazione o microfoni, e questo ha permesso di valutare le loro qualità, frutto del rigoroso studio richiesto dal Conservatorio.

Sul palco si sono alternati quintetti, quartetti, duo e una formazione più grande, caratterizzata dalla presenza della voce. La cantante Veronica Grasso, ha sottolineato ai nostri microfoni quanto questa esperienza sia stata per lei importante, evidenziando con entusiasmo come il corso le ha permesso di sperimentare tecniche vocali differenti da quelle tradizionali.

Ogni gruppo ha eseguito durate la propria prova due brani, uno rappresentativo del repertorio tradizionale come, ad esempio La Yumba di Pugliese o Bajo el Cielo Azul di Francisco Canaro, mentre il secondo brano scelto tra le sonorità più d’avanguardia come la musica di Astor Piazzolla.

Sono stati eseguiti per il repertorio contemporaneo anche due brani di Fabrizio Mocata: Cruzando Aguas e Tango Tano.

Ha vinto la borsa di studio il quintetto composto da: Filippo Mannucci, flauto; Davide Iadicicco, fisarmonica; Franceso Russo, chitarra; Christian Latini, pianoforte e Marcos Iago Guerra, contrabasso. La capacità interpretativa e l’energia creata nella loro interpretazione, prima quella di El Huracán e poi de La Muerte del Angel di Piazzolla sono riusciti a strappare un unanime consenso tra il pubblico e la giuria.

Si sono inoltre distinti per le loro capacità, ottenendo altre quattro borse di studio, la formazione in duo composta da; Feyza Nur al flauto e Tommaso Tarsi alla chitarra con la loro esecuzione del brano Verano Porteño di Astor Piazzolla e gli allievi; Irene Squizzato alla fisarmonica per l’interpretazione de La Trampera di Anìbal Troilo e Libertango di Astor PiazzollaFabrizio Cortopassi al sax con il brano La Yumba di O. Pugliese e Tango Tano di Fabrizio Mocata.

La Prof.ssa Daniela de Santis, docente di Musica da camera, è rimasta particolarmente colpita dal lavoro svolto dagli allievi sottolineando come la didattica dello studio del tango ha la potenzialità di sviluppare le capacità interpretative degli allievi.

L’entusiasmo dei giovani e la loro consapevolezza di essere visti e ascoltati sono stati la vera magia di questo primo concerto. Questa sinergia ha portato Giovanni Pucciarmati, direttore del Conservatorio, ad esprimersi con queste parole: “Si pensa sempre al tango come una musica vincolata al ballo, in realtà il tango è qualcosa che si ascolta, si vede, in qualche modo si tocca e questa è una emozione a tutto campo”.

Parole intense quelle espresse del direttore Giovanni Pucciarmati sull’onda di un’emozione inaspettata, hanno il sapore di una visione condivisa: quella di far risaltare la bellezza musicale del Tango e portarci un passo avanti con la prospettiva di creare anche in Italia delle cattedre destinate al tango come già accade in numerosi paesi Europei.

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