MISATANGO

la grande tradizione europea va a braccetto con il tango

PUBBLICATO IL 20 Giugno 2022

La MisaTango di Martín Palmeri è stata eseguita nella suggestiva Basilica di S. Maria delle Grazie a Brescia, domenica 19 Giugno alle ore 21:00, in un concerto benefico a sostengo di Aisla Brescia (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) in occasione della Giornata mondiale di questa malattia.

Rotary Club Brescia e Rotary Club Rodengo Abbazia sono gli organizzatori di questa serata benefica, il cui ricavato verrà devoluto al sostegno di un progetto dedicato ai pazienti lombardi per ridurre il loro spostamento alla struttura ospedaliera di riferimento.

Il presidente del Rotary club Brescia, il dr. Sergio Pecorelli ha rilasciato ai nostri microfoni un messaggio di sensibilizzazione verso la sclerosi laterale amiotrofica malattia che lascia poco spazio di guarigione, con la scelta della Misatango si è voluto inviare un messaggio di speranza.

Il presidente Pecorelli era orgoglioso di averla riproposta per la seconda volta a Brescia, ritenendola uno straordinario connubio tra la parte sacra spirituale della Messa cantata e il tango, la musica argentina per eccellenza.

La messa è stata composta fra il settembre del 1995 e l’aprile del 1996 dall’argentino Martín Palmeri e presentata per la prima volta in Argentina dall’Orchestra Sinfonica Nazionale di Cuba, con il coro della Facoltà di Legge dell’Università di Buenos Aires e il coro Polifonico municipale de Vicente López, al quale fu dedicata, da allora è stata più volte eseguita da rinomati direttori d’orchestra in tutto il mondo.

La Misatango è una composizione sinfonica corale interamente in lingua latina, dove la sacralità dei testi incontra l’anima “porteña” del tango.

La melodia evocativa, che richiama la tradizione liturgica europea si sposa con i ritmi sincopati del tango richiamando la musicalità di Piazzolla per scrivere una partitura corale di grande respiro e di eleganza.

La voce solista del bandoneòn è la chiave che unisce il linguaggio del tango alla ritualità della messa cantata in latino e ci permette di scoprire il tango in un linguaggio musicale nuovo.

La Misatango è stata diretta da Tommaso Ziliani ed eseguita dal soprano: Nadezhda Nesterova, al bandoneòn Mario Stefano Pietrodarchi, al pianoforte lo stesso Martín Palmeri, quintetto AltriArchi (ai violini Daniele Richiedei ed Elisa Spremulli, alla viola Monica Vatrini, al violoncello Marco Pennacchio e al contrabbasso Nicola Ziliani), per il Gruppo corale Il Labirinto con il Coro Estudiantina di Casalmaggiore.

A fine concerto abbiamo incontrato Martín Palmeri e Mario Stefano Pietrodarchi con il soprano Nadezhda Nesterova, una voce limpida.

Maestro Martin Palmeri il filo conduttore della sua musica è l’anima del tango, cosa l‘ha spinta a pensare e a comporre una messa cantata in Latino che rispecchia la tradizione della cultura musicale europea, ma con il suono del tango che apre una porta verso il cielo?

Questo pezzo è stato scritto 26 anni fa ed è stata la mia prima composizione lunga e completa. Mi hanno ispirato i miei cori, perché io sono nato come direttore di cori, ma contemporaneamente avevo anche un quartetto, un quintetto un sestetto di tango, suonavo un po’ di tutto, dai tanghi tradizionali fino a Piazzolla.

Il mio coro ascoltava spesso il mio gruppo al punto di chiedermi di fare qualcosa assieme.

Ho arrangiato per il coro dell’università dei tanghi tradizionali ma il risultato non è stato bellissimo, perché è molto difficile portare la tradizione del canto popolare del tango in un coro, per la pronuncia del testo, ma soprattutto cantare in coro non permette “d’improvvisare” sopra al ritmo e questo risulta poco ascoltabile. Ho deciso di non replicarlo più, ma al pubblico era piaciuto e mi ha chiesto: “Perché non scrivi tu un testo originale per il coro?”.  Ho fatto un piccolo esperimento e l’ho proposto in un concerto mi è sembrato bello e da lì sono partito. L’ho scritto in Latino non in spagnolo che è la lingua del tango, mi sembrava che fosse la scelta più naturale, in parte per la mia formazione professionale.

Maestro, forse sentiva il peso del rispetto della tradizione culturale musicale Europea?

Si, è proprio così. Avevo fatto un concerto con una delle messe di Mozart avevo tutto il testo nella testa, avendo fatto diverse prove e mi è sembrato naturale farlo in latino. Si è rivelata una buona idea, perché ha anche facilitato il lavoro dei cori di tutto il mondo, per loro sicuramente è meglio cantare in latino che in spagnolo.

Nella partitura musicale, vi è uno stacco e si sente la voce da solista del bandoneòn?

Si il bandoneòn è l’anima del tango, senza bandoneòn è difficile pensare al tango.

In una trascrizione musicale per la Messa, la connessione con l’organo è importante rappresenta la sacralità e Il bandoneòn con il suo suono lo ha sostituito e mi ha facilitato il lavoro perché è un suono di organo senza avere l’organo e l’orchestra aiuta a dare questo carattere religioso.

Il carattere di sacralità nel suonare il bandoneòn all’interno di una MisaTango lo spiega bene Mario Stefano Pietrodarchi che dice:

Il maestro Martìn Palmeri è un grandissimo musicista e compositore, è riuscito veramente ad abbinare tutto quello che è sacro all’espressività sacrale nello stile di questa musica, nel fondere la voce del coro con il tango e crea lo spazio di questo assolo per bandoneòn che è unico nel suo genere. Alzare il bandoneòn a fine concerto è un gesto che mi viene naturale è un ringraziare questa musica, questo strumento che ha una sonorità speciale, ha la capacità di emozionare tutti, il suono del bandoneòn all’interno di questa MisaTango è magico”.

Il giovane soprano Nadezhda Nesterova originaria del Kazakistan è in Italia da poco, per lei è stata la sua prima MisaTango e le ha scaldato il cuore definendola una perla. Ha regalato un bis fuori programma cantando la Anunciaciòn di Piazzola da Maria de Buenos Aires con un piglio da tanguera.

Le interviste complete della serata andranno in onda prossimamente sulla nostra webradio, rimanete connessi con noi, perché il mondo musicale del tango è in movimento.

Barbara Savonuzzi

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