Premio Faitango al Maestro Hugo AisembergPiazzolla nelle sale da concerto, nel cuore del Festival del Timavo

La Stagione Concertistica Note del Timavo, giunto alla sua XXXVII edizione, culminerà il 25 gennaio a Gorizia presso il Kulturni Center Lojze Bratuz con la giornata dedicata all’edizione “Tango da Pensare”. L’evento segna un’importante occasione di celebrazione per il tango, sia musicale che culturale. Con particolare attenzione alla figura del Maestro Hugo Aisemberg, cui verrà conferito il Premio Faitango.

 

Carla Agostinello

La direttrice artistica del festival, Carla Agostinello, dal 1987 è impegnata nel creare un progetto artistico che esplori una visione non stereotipata del tango, promuovendo sia la tradizione che l’innovazione. Tra i suoi obiettivi principali vi è la valorizzazione dei protagonisti contemporanei del tango e il sostegno ai giovani talenti. Grazie alla stretta collaborazione tra l’associazione Punto Musicale e Faitango, presieduta da Ettore Terzuoli, è stato possibile far crescere iniziative come l’ assegnazione alle borse di studio e la consegna del premio Faitango al Maestro Hugo Aisemberg nell’ambito del festival.

La giornata del 25 gennaio si articolerà in due momenti principali.

  • La prima parte sarà dedicata alla premiazione dei vincitori del Concorso Talento Contemporaneo FVG 2024, tra cui spiccano Jacopo Gressini, vincitore assoluto della categoria C, e Ignazio Errico, vincitore assoluto della categoria D.
  • La seconda parte ospiterà il momento più atteso: una conferenza delMaestro Hugo Aisemberg sul tema “Piazzolla e le sale da concerto”, un argomento centrale nella sua carriera. Da oltre sessant’anni, Aisemberg lavora per legittimare la musica di Astor Piazzolla come meritevole dei più prestigiosi palcoscenici internazionali, dimostrando il suo valore creativo e formale.
Hugo Aisemberg

Hugo Aisemberg, nato a Buenos Aires nel 1938, è un rinomato pianista e compositore argentino. Diplomato al Conservatorio Municipale della sua città, ha proseguito gli studi all’Accademia “Franz Liszt” di Budapest. Dal 1971 risiede in Italia, dove ha insegnato pianoforte al Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro. È stato uno dei fondatori del Centro Astor Piazzolla e dell’ensemble NoviTango, portando la musica di Piazzolla in tournée internazionali. Di recente, il Maestro è stato insignito del prestigioso titolo di Accademico d’Onore dall’Accademia Nacional del Tango di Buenos Aires, a riconoscimento del suo straordinario contributo alla diffusione della cultura tanguera.

Guardando alla sua lunga e straordinaria carriera, quale messaggio o insegnamento spera di lasciare alle nuove generazioni di musicisti che si avvicinano al tango e alla musica argentina?

Hugo Aisemberg:Dal momento che il tango appartiene alla grande famiglia delle culture di ispirazione popolare, cammina su binari diversi da quelli della musica classica dove tutto è indicato con molto rigore e con altrettanto rigore bisogna rispettare.

Nel tango è fondamentale l’amore e la cultura che si ottiene conoscendo profondamente la storia di Buenos Aires, la letteratura, la cinematografia, la storia dell’immigrazione, principalmente italiana.

L’ascolto dei grandi maestri del tango dalla sua origine, come De Caro, Fresedo, Pugliese, Troilo, Salgàn ed altri, senza dimenticare i cantanti come Gardel, Vargas, Rivero, Goyeneche e le grandi voci femminili di Lamarque, Rinaldi, Blazquez che hanno interpretato poeti come Le Pera, Cadicamo, Esposito, Manzi.

Astor Piazzolla, artista visionario che con la sua ricerca rivoluzionaria ha ampliato ed arricchito i confini musicali trasformando il tango in una musica capace di affascinare ed interessare grandi musicisti e principalmente i giovani che scoprono un linguaggio emozionante che non sempre si trova nella musica del nostro tempo.”

Come vive questo momento significativo della sua carriera?

Hugo Aisemberg:Nel mio lungo cammino artistico ho sempre voluto dare la giusta collocazione al tango nel mondo della grande musica, suonandolo nei teatri e sale da concerto in Europa e nel resto del mondo, con formazioni cameristiche , l’assenza del bandoneon, strumento che amo appassionatamente, è motivata dal pensiero di togliere l’aspetto tipico solo argentino.

Dopo tanto tempo posso confermare il pensiero visionario avuto, credo di essere stato il primo.

Di recente ho ricevuto dall’Accademia Nacional del Tango di Buenos Aires, il riconoscimento come “Accademico d’onore” al mio lavoro come diffusore del tango e della cultura argentina.

Potrebbe condividere con noi qualche riflessione sulla sua collaborazione con Carla Agostinello?

Hugo Aisemberg:La mia collaborazione con Carla Agostinello viene da molto lontano, mi ha invitato infinite volte a partecipare alla sua importante attività che negli anni ha diffuso nel suo territorio sensibilità e conoscenza profonda della cultura del tango.

E’ una pianista raffinata che con il suo gruppo Neotango altre formazioni offre sempre grandi momenti creativi.

Le nostre visioni si sono incontrate dal primo momento e durano ancora unitamente ad una amicizia personale.”

Giuseppe Speccher

Al termine della conferenza, Giuseppe Speccher consegnerà il Premio Faitango, riconoscendo nel Maestro Aisemberg un interprete e formatore appassionato, capace di valorizzare l’opera di Astor Piazzolla anche nelle sedi più accademiche, dimostrando l’universalità del tango.
Giuseppe Speccher sottolinea:

Il tango come altre forme della musica popolare – ha detto -ha un humus fatto di storia, cultura, riferimenti basici a valori che non sono di per sé ingredienti propri della formazione accademica. Ma al di là di contrapposizioni che spesso nascono solo dalla pretesa di essere portatori di qualcosa di più vero, l’essenza universale della musica sta nella capacità di trasmettere emozioni e significati profondi. Se l’anima c’è, passa, altrimenti anche della musica non rimane traccia”.

Il presidente di Faitango, Ettore Terzuoli, aggiunge: “Credo che

Ettore Terzuoli

nessuno meglio di Faitango potesse istituire un riconoscimento di questo tipo, volto a celebrare chi, con la propria opera e la propria arte, ha onorato il tango. Questa è la prima edizione del Premio Faitango, che ripeteremo nel tempo per premiare coloro che hanno dato un contributo significativo al mondo del tango. Quest’anno il riconoscimento va al Maestro Hugo Aisemberg, straordinario interprete di Piazzolla, il cui lavoro rappresenta un esempio eccelso di dedizione e talento.Credo che il tango, fatto di musica e danza, abbia ancora molto da dire. Ha una potenzialità che non è stata ancora valorizzata pienamente. Noi lavoriamo per questo, e vogliamo dimostrarlo. Vogliamo aiutare il tango a crescere, qui in Italia, con un nuovo rinascimento.”

Con l’occasione verrà anche consegnata la borsa di studio del secondo premio Faitango per i giovani musicisti.

La serata si conclude con il concerto di Martina Filippi e Paola Filippi, in arte MetaDuo, musiciste vicentine e le vincitrici del II° Premio al Concorso Premio “Astor Piazzolla” di Trieste .

Avremmo modo di apprezzarle nell’esecuzione delle 4 stagioni di Astor Piazzolla e di Tango Pour Claude di Richard Galliano.

 

Barbara Savonuzzi

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