C’è uno spettacolo che porta in scena non solo la musica e la danza, ma anche una storia di passione, coraggio e determinazione. Si intitola Mi Pasión ed è molto più di una performance di tango: è il racconto di una vita intera, quella della sua ideatrice e direttrice artistica, la Maestra Sylvia Pagni, che con forza e grazia ha saputo trasformare una visione in realtà.
A dare vita a questo progetto è stata proprio lei, donna dalla forza tenace e dallo sguardo determinato, che ha creduto fin dal principio nel potere del tango come linguaggio universale dell’anima. Uno spettacolo dove la fisarmonica, suonata da una donna — e non una qualunque — diventa voce, corpo, cuore pulsante della scena.
Sylvia Pagni ha scelto uno strumento inconsueto per il mondo femminile, troppo spesso ancora ancorato a stereotipi che associano alle donne il violino, il flauto o il pianoforte. La fisarmonica, per la sua fisicità e il suo peso, è ancora considerata appannaggio maschile. Eppure, proprio da questo strumento Sylvia Pagni ha tratto la sua forza espressiva più profonda, abbracciandolo come parte integrante del suo essere.
Il suo percorso musicale ha avuto origine nella casa dove è cresciuta, immersa fin da bambina nell’aria della musica. Il padre, figura centrale della sua vita, è stato un musicista di grande spessore e rigore. È stato lui a trasmetterle l’amore per lo studio, imponendole fin da piccola una regola semplice ma decisiva: studiare. E Sylvia ha fatto dello studio la sua “campagna di vita”. Ha studiato pianoforte, fisarmonica e si è diplomata in Direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Santa Cecilia. L’ambiente familiare, frequentato da grandi musicisti, è stato per lei terreno fertile, ma anche scuola di disciplina e sacrificio.

Lo studio della fisarmonica, racconta, iniziò quasi di nascosto. Forse come un piccolo atto di ribellione, o forse come un’intuizione silenziosa, che nel tempo è diventata certezza. Quel “divieto non detto” si è presto trasformato in passione travolgente, portandola a consacrare la sua arte a uno dei generi musicali più intensi e viscerali: il tango.
È stato l’incontro con la musica di Astor Piazzolla a segnare un punto di svolta: un richiamo forte, quasi spirituale. Sylvia ha voluto restituire al tango tutto ciò che le ha dato, offrendo la sua personale visione fatta di bellezza, forza e — soprattutto — pace. Mi Pasión nasce così: come un viaggio narrato e danzato, un tributo all’essenza stessa del tango e alla sua origine profonda, legata all’immigrazione, alla nostalgia per la terra lasciata e alla speranza di un futuro.
Lo spettacolo è costruito attorno alle musiche dell’ultima opera discografica di Sylvia Pagni. Si racconta la storia del tango, nato nei sobborghi di Buenos Aires, cresciuto tra le braccia degli emigranti, trasformandosi nel tempo da espressione di malinconia a stile elegante, sensuale, passionale.
Sul palco, musicisti, attori e ballerini danno corpo a questa narrazione, accompagnati dalla direzione artistica e musicale di Sylvia Pagni. Con loro: Andrea Aloisi e Simone Rossetti Bazzaro ai violini solisti, otto archi diretti dalla Maestra, gli attori Tiziano Feola e Eliana De Marinis e Benedetto Zenone anche autore dei testi, mentre la regia è di Maurizio Milione. La danza è affidata ai ballerini di Tango Bar: Laura Amadei e Simone Salerno, Sara Morellato e Armando Sanna; ai tangueros dell’Accademia del Tango Argentino di Monopoli: Antonella D’Alessandro, Francesco Vernola; della scuola Jo Blanc di Bari: Grazia Maria Addante e Salvo D’Amore. Completano il cast la voce di Giorgia Trandafir, la presenza speciale di Francesca Alotta e l’originale intervento di René Luden con Zio Arcibald.
Mi Pasión è il diario musicale di una vita vissuta con passione È l’omaggio di una donna al padre che le ha insegnato la disciplina e lo studio rigoroso della musica , al tango che le ha restituito libertà e poesia.
Barbara Savonuzzi