I Tanghi che mi Piacciono: Dos Fracasos

PUBBLICATO IL 2 Novembre 2007

Dos fracasos
Tango
Música: Miguel Caló
Letra: Homero Expósito

Sebastian Achavel & Marí­a Ximena Gallicchio

Me sorprendí
Mi sorprese
cuando te hallé
quando ti scoprì
como un dolor, sin palabras,
come un dolore, senza parole,
la voz mareada de copas
la voce ubriacata dalle coppe (di vino)
se me anudó en la garganta.
mi si annodò nella gola.
Quise gritar,
Volli gridare,
pero pa’ qué
ma per che cosa
si al fin yo estoy igual.
se alla fine sto allo stesso modo.

Sueños
Sogni
que gastamos conversando
che consumiamo conversando
cuando
quando
nos hablábamos de amor.
noi parlavamo d’amore.
Horas
Ore
que ya están en el olvido,
che stanno ormai nell’oblio,
sensación de haber perdido
sensazione di aver perso
la esperanza en el adiós.
la speranza nell’addio.
Rabia
Rabbia
de sabernos tan cambiados,
di saperci tanto cambiati,
miedo
paura
de gritar esta verdad.
di gridare questa verità.
Somos
Siamo
dos fracasos que se amaron
due falliti che si amarono
y partieron y olvidaron
e partirono e dimenticarono
y hoy se miran asombrados
e oggi si guardano sorpresi
de morder la realidad.
nell’addentare la realtà.

Vuelve otra vez
Torna un’altra volta
a tu rincón
al tuo angolo
que yo me voy con los años.
che io me ne vado con gli anni.
Ya llueve plata en mis sienes
Ormai piove argento alle mie tempie
y hay un dolor en tus manos.
e c’è dolore nelle tue mani.
Pa’ qué llorar
Perchè rimpiangere
todo el ayer
tutto il passato
si ya no puede ser.
se ormai non può essere più.

(Libera traduzione di Niky)

La versione di Miguel Calò con Luis Correa, Qui e con Alberto Podestà, Qui.

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