IL NASO CURIOSO DEL GATTO

CUENTA HISTORIAS DE GOTAN

PUBBLICATO IL 17 Gennaio 2023

“Libertango” venne scritto da Astor Piazzolla intorno al 1974 volendo essere una sorta di vessillo della libertà, delle libertà: sentirsi liberi anche rinchiusi in prigione.

Il poeta Horacio Ferrer, grande amico di Piazzolla, ne compose i versi anni dopo, nel 1990.

‎Lo ascoltiamo recitato da “José Angel Trelles” e nella bella e meno concitata versione strumentale del violoncellista giapponese “Yo-Yo Ma” e, interpretato da “Tatiana Sushko e Mr. Dima” che ci mostrano come sia possibile eseguire questo tango senza necessariamente rincorrere il ritmo così incalzante.

Per i tempi drammatici che stiamo vivendo, che questo inno di libertà, come volle “Giuseppe Verdi” nel suo “Va Pensiero” scritto in un tumultuoso periodo, sia di buon auspicio per un domani rasserenato.

La mia libertà mi ama e le do tutto il mio essere

La mia libertà squarcia la prigione delle mie ‎ossa

La mia libertà si offende se ho paura di essere ‎felice

La mia libertà nuda rende l’amore perfetto.

‎La mia libertà mi spinge verso ciò che non oso

La mia libertà mi ama così come sono

La mia libertà mi perdona se qualche volta ‎la perdo

per cose della vita che non so capire.

‎La mia libertà non conta gli anni che ho,

pascola infaticabile i miei eterni sogni.

La mia libertà mi abbandona e non sono che un ‎povero fantasma,

mi chiama e in un batter d’ali torno ad esistere.‎

‎La mia libertà comprende come io mi senta ‎prigioniero

dei miei errori senza pentirmene.

La mia libertà la vorrebbero la stella costretta a ‎brillare

e l’atomo prigioniero. Essere libero!

Che ‎mistero!‎ ‎ Essere libero.

Quand’ero ancora nella sua ‎pancia mia madre mi diceva:

‎”Essere liberi non si compra, non è un dono né ‎un favore”

Io vivo del bel segreto di questa sfrenatezza.

Se polvere ero e polvere sarò, sono polvere di ‎allegria

e in latte di anima fecondo la mia libertà in ‎fiore.

‎Da bambino la adorai, crebbi desiderandola la mia libertà,

donna di tempo e luce l’amo fino al dolore e alla solitudine.

‎La mia libertà mi fa sognare i miei amati ormai ‎morti

La mia libertà adora i vivi che io amo

La mia libertà mi dice, di tanto in tanto,

dentro me che siamo tanto felici quanto desideriamo ‎esserlo.‎

‎La mia libertà conosce colui che uccise ed il ‎corvo

‎che soffoca e tortura la libertà del giusto.

La mia libertà se ne frega di ipocriti e ignoranti

La mia libertà sta in piedi fino a tardi con santi ‎e gaudenti.

‎La mia libertà è tango sfrenato

ed è blues è cueca e choro, danzón ‎e romancero. (musiche popolari)

La mia libertà è tango, trovatore di villaggio ‎in villaggio

ed è banda di strada e sinfonia ed è coro in abito ‎da cerimonia.

‎La mia libertà è tango che balla in diecimila ‎porti

ed è rock, malambo e salmo ed è opera e ‎flamenco.

Il mio libertango è libero, poeta e randagio

vecchio come il mondo, semplice come ‎un ideale.‎

‎Da bambino la adorai, crebbi desiderandola

la mia libertà, donna di tempo e luce

l’amo fino al dolore e alla solitudine.‎

 

Buon ascolto da Bruno Comastri (Tdj El Gatoloco):

José Angel Trelles  – https://youtu.be/rd3-iT4gKdc

Va pensiero, Riccardo Muti –  https://youtu.be/MBYmhYxEvUM

Yo-Yo Ma – https://youtu.be/anqJoW94rek

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