L’attesa sta per finire! Il Premio Tango&Danza Under 35 è ormai alle porte e con esso l’emozione degli iscritti che si preparano a calcare il palco del Teatro Astra, Fondazione Teatro Piemonte Europa, via Rosolino Pilo, 6 a Torino il prossimo 29 marzo.
Dopo settimane di preparativi, selezioni e studio, il concorso entra nella sua fase decisiva, pronto a celebrare il talento e la passione dei giovani danzatori che hanno scelto di mettersi in gioco.
In questo ultimo appuntamento prima dell’evento, scopriremo insieme gli ultimi dettagli organizzativi e le riflessioni di alcuni protagonisti d’eccezione, tra cui Elisa Guzzo Vaccarino, Ettore Terzuoli presidente del settore Acsi Tango e di Faitango ed Angelica Bevilacqua che ci offriranno il loro punto di vista sul valore di questa competizione nel panorama del Tango e della danza.

Elisa Guzzo Vaccarino è una delle voci più autorevoli nel panorama della critica e della saggistica sulla danza. Laureata in Filosofia, scrive per testate come QN – Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino, Ballet2000, Classic Voice e Fyinpaper. Ha insegnato Storia della Danza alla Scuola di Ballo della Scala di Milano e collaborato con diverse università italiane, tra cui Bologna, Torino, Roma e Trento.
Ha curato saggi e collaborato con importanti istituzioni, tra cui la Biennale Danza di Venezia e il Premio Carla Fendi di Spoleto. Autrice di numerosi libri su grandi maestri della danza come Béjart, Kylián, Bausch, Balanchine e Forsythe, ha esplorato anche il rapporto tra danza e culture globali. Il suo ultimo lavoro, Tango, la danza sconfinata (CasadeiLibri, 2024), approfondisce la dimensione artistica e culturale del Tango.
Come vede l’integrazione tra il Tango e gli altri generi di danza nel contesto formativo e artistico contemporaneo?
Elisa Guzzo Vaccarino: “Il tango nasce come ballo popolare, sociale, tra gli immigrati non di rado analfabeti, tra i “figli delle navi” che arrivarono nel Nuovo Mondo da ogni dove, Africa compresa, anzitutto uomini soli che trovarono nella musica, nel canto, nel ballo un tramite per comunicare e condividere la loro nuova vita, su un terreno di sfogo, di competizione in bravura, e di sollievo dagli affanni che notoriamente sono entrati anche nei testi, nelle letras, che raccontano dolori, amori, tradimenti, vite.
La danza, come la si intende nel Vecchio Continente, bianco, nasce elitaria, danza di Corte, balletto accademico, danza moderna e contemporanea di élite, teatrali, per un pubblico colto.
Come possono dialogare oggi queste vicende opposte?
Tra chi sceglie adesso di dedicarsi a ballare il tango, oggi diffuso in tutto il mondo dai maestri argentini e dai maestri locali allevati da loro, ogni persona ha la sua motivazione: tango come opportunità di incontro socio-affettivo, come godimento della musica, come viaggio in un mondo altro ed esotico, come sfida per crescere in bravura, o ancora come danza, complessa, elegante, sempre mutante e sfidante.
La qualità tecnica del tango odierno, sempre più raffinata, ne fa una danza a tutti gli effetti, ben al di là dello spontaneismo originario del camminare abbracciati.
I ballerini professionisti Argentini, che incantano gli amateurs, oggi sono formati alla danza di alta classe, a livello universitario, sia essa classica, moderna e/o folklorica.
E non mancano i coreografi che danno forma teatrale al tango, sia dal fronte classico – uno per tutti Hans Van Manen su Piazzolla– sia dal fronte tanguero. Le giovani generazioni di ballerini/e in Argentina fanno ricerca, a partire dai codici di tradizione in nuove forme fusionali. Di rimbalzo accade anche in Francia, seconda patria del tango, che lo sdoganò nell’alta società parigina – e quindi a Baires – ai primi del secolo scorso, e in Italia. Nuovi orizzonti di ricchezza si aprono per quel tango che nacque povero nei suburbi e che ha conquistato le alte vette dei grandi luoghi di spettacolo in tutti i Continenti, tornando vincitore da dove era partito senza soldi con la valigia di cartone.
E adesso che succede nel tango-danza?
Elisa Guzzo Vaccarino: “Oggi la danza contemporanea condivide con il tango la pratica dell’improvvisazione strutturata sulla base di elementi-codici dati; la tecnica della contact improvisation, nata nell’alveo della postmodern dance nord-americana, rende fluida e paritaria la relazione danzante in duo-coppia. Il tanztheater ha nobilitato l’universo musicale e il tango-danza; valga per tutti il caso di Pina Bausch, che volle con sé Tete Rusconi per insegnare ai suoi performer un mondo da scoprire. la liberazione culturale della donna consente adesso il “cambio de rol” con reciproco vantaggio nella miglior comprensione e qualità del tango, dall’ascolto musicale all’ascolto dell’altro/a.
Accade dunque che ognuno/a abbia il suo tango, da chi mantiene la preferenza per la camminata abbracciata con ruoli distinti d’antan a chi non teme di mettersi in gioco su tutti i fronti e danzare “se no siamo perduti”- diceva Pina Bausch.
Il tango consente a tutti di cercare la propria strada, la propria interpretazione e, oggi, la propria danza, quella che il proprio corpo-mente-psiche-orecchio-occhio-respiro chiedono di vivere appieno in ogni possibile abbraccio, improvvisato o coreografato, spontaneo o virtuosistico, libero in una forma geometrica, in un’architettura frutto di tanta sapienza accumulata, per gestire artisticamente il “ghiaccio bollente” del tango.”

Ettore Terzuoli, Presidente di FaiTango, si è dedicato con passione alla diffusione e alla valorizzazione del Tango come fenomeno culturale. Il suo impegno si è sempre orientato verso l’apertura a nuove interazioni esplorative, mettendo in luce il profondo legame tra musica e danza che caratterizza questa disciplina.
Qual è, secondo lei, il ruolo di un concorso come questo nel panorama del Tango in Italia?
Ettore Terzuoli: “Questo concorso rappresenta una formula innovativa, un ponte tra i giovani e la musica di tango. Il tango, in senso ampio, è utilizzato in contesti diversi e con finalità anche molto distanti, senza mai perdere la sua vitalità. Questo premio ne esalta la versatilità e dimostra che è possibile tracciare nuove strade coinvolgendo le nuove generazioni. È la prova concreta che la nostra ‘passione‘ è più viva che mai.”
La giuria è composta da prestigiosi Maestri e Danzatori:
Elena Lobetti Bodoni , “Danza Classica” Maitre de ballet, direttrice artistica dello stage internazionale AlpiDanza e della giornata Danza al Futuro.
Veli Peltokallio , “Danza Contemporaneo” ex ballerino del Cullberg Ballet di Stoccolma, maitre de ballet presso Ekodance Project, Balletto Teatro di Torino, NOD a Torino e all’estero Presso Lyon Opera Ballet e Ballet Preljocaj.
José Rodriguez, “Tango” ballerino di tango argentino con eclettica formazione in danza contemporanea e danze caraibiche, assistente presso Mariana Montes Tango
Bevilacqua Angelica, “Tango”, ballerina, diplomata all’Universidad Nacional de Artes di Buenos Aires (U.N.A), Dipartimento di Tango, cattedra del coreografo Leonardo Cuello.

Per comprendere meglio il ruolo della giuria e i criteri di valutazione adottati, abbiamo intervistato Angelica Bevilacqua, responsabile del progetto.
Quali sono i criteri che verranno adottati dalla giuria per la valutazione dei partecipanti?
Angelica Bevilacqua: “Per quanto riguarda i criteri utilizzati dalla giuria per la valutazione sto pensando a una griglia di valutazione con dei giudizi per alcuni elementi della presentazione: scelta musicale, interpretazione del brano, scelta abito. Verrà inviata ai candidati una volta che avranno formalizzato l’iscrizione”.
Dopo settimane di preparativi e grande partecipazione, quali emozioni sta vivendo a pochi giorni dall’evento?
Angelica Bevilacqua: “Sono entusiasta per questa edizione. Queste ultime settimane sono state molto intense. Ho dedicato molto tempo a conversare con diverse persone che lavorano da anni nel mondo della danza e nel mondo del tango. Ascoltarle e confrontarmi con loro mi ha fatto comprendere quale sia la situazione del tango attualmente in Italia: una situazione stagnante che preme per una rigenerazione.
E di questo si sente già un inizio di fermento.
È interessante notare che dopo la pandemia molte scuole hanno ripreso ad offrire corsi per i giovani. I giovani che sono stati una fra le categorie più colpite dalla pandemia hanno quindi bisogno di un contatto fra loro, di incontrarsi con una comunicazione fisica in questo mondo che negli ultimi anni è diventato sempre più digitale e al momento sembra essere conquistato dall’intelligenza artificiale.
Il nostro progetto è ancora più ambizioso: non si tratta solo di un evento per giovani, ma di un incontro fra giovani ballerini. Vogliamo portare il tango fuori dalle milonghe e farlo dialogare con il mondo della danza, promuovendo quindi il tango danza anche in Italia.
Oggi, la maggior parte dei professionisti, sia argentini che europei o asiatici, pratica il tango danza. Sono ballerini che provengono dalla danza o da altre discipline del movimento, come le arti marziali in alcuni casi, soprattutto uomini. È giunto il momento di avere un punto di riferimento simile anche in Italia, diverso dai campionati già esistenti, rivolti a un pubblico adulto e a un genere di danza più codificato. Il nostro premio, invece, indica un solo limite che è quello dell’età, perché vuole essere un premio con finalità formative e quindi rivolto a giovani che non sono ancora professionisti. Può essere un’ottima esperienza per i partecipanti, per prepararsi poi per un teatro più competitivo come i campionati europei per accedere al campionato di Buenos Aires. Il nostro ‘concorso’ non impone limiti sul tipo di performance: massima libertà nella scelta musicale (purché legata al tango) e nell’espressione artistica. Inoltre, è aperto a coppie di qualsiasi composizione, a solisti e a gruppi.”
Per quanto riguarda i riconoscimenti, sono previsti tre premi formativi:
- Tre buoni del valore di 300 euro per ogni categoria e sezione (danza, tango improvvisato e tango coreografato), da investire in un percorso di formazione con alcuni dei più importanti maestri di tango attivi in Italia.
- Per il secondo e il terzo classificato sono previsti premi e/o buoni sconto offerti dagli sponsor dell’evento, tra cui Clave Loca e Faitango.
- Il premio può essere assegnato sia a solisti che a coppie o gruppi. Inoltre, l’organizzazione prevede la possibilità di istituire premi speciali che verranno decisi nel corso della manifestazione.
Ora non resta che lasciarsi trasportare dall’energia e dalla bellezza del Tango. Il Premio Tango&Danza Under 35 è pronto a regalare emozioni uniche, dando spazio alla creatività e al talento delle nuove generazioni. L’appuntamento è fissato: il 29 marzo il sipario si alzerà alle ore 15:00, su una competizione che promette di essere indimenticabile per i partecipanti. Che vinca la passione!
Barbara Savonuzzi