Tango y Gotan presenta:

SOŇAR Y NADA MAS di Cristina Cavallo

PUBBLICATO IL 23 Dicembre 2022

Agnese si appropriava lentamente di quello che dunque sarebbe diventato il suo “terzo dono” offertole dal padre: lei apprendeva infatti a vivere fuori dal piano della realtà, in un mondo di sogni, dal quale riusciva per buona sorte a entrare e uscire liberamente e dolcemente, senza traumi, se non per chi la osservava, e la trovava a tratti un po’ troppo distratta, lontana, assente.
Lei viaggiava, senza confini, come se avesse avuto nella mente una magica e dolce stazione, ricca di treni in grado di farla fuggire ogniqualvolta ne avesse sentito l’assoluta necessità; la qual cosa rappresentava la sua salvezza, ma solo sino a che avesse conservato questo “biglietto” di andata e ritorno, per rientrare nella realtà quando proprio diventava inevitabile.
Ma ‒ nella vita capita sovente un “ma” imprevedibile ‒ il tempo e lo svolgersi degli eventi avrebbero forse messo in discussione proprio la possibilità di avere il biglietto di ritorno, e ciò vedremo lungo il racconto.
Ogni lettore, alla fine, troverà la sua risposta.

L’infanzia di Agnese non è facile, la freddezza materna le causa profonde insicurezze. Il padre però, si prende cura di lei, le fa scoprire il mondo delle fiabe che per la bambina diventa un rifugio e sostiene la sua passione per la danza. Quando balla Agnese dimentica i suoi problemi, esprime le sue emozioni, vince i suoi limiti. Una volta cresciuta, volendo svolgere una professione utile, fonda una scuola di danza moderna, aperta a ragazzine
indigenti. Tuttavia, il suo non è un percorso lineare e sereno, le difficoltà della vita e gli amori irrealizzabili la feriscono fino a esaurire le sue energie. Alla fine, potrà rifugiarsi nel suo mondo immaginario o dovrà confrontarsi con la realtà e trovare una soluzione per sopravvivere? La voce narrante guida il lettore tra il piano della fantasia e quello tangibile, raccontando come in una fiaba le vicende di un’eroina contemporanea, sognatrice.

Nel suo romanzo e nella sua vita dunque, che ruolo ha Il Tango?

“Ho scelto il titolo Sonar y nada mas in quanto il “sognare” è parte intrinseca del carattere della protagonista. Il Tango entrerà nella seconda parte della vicenda, quando la protagonista imparerà a ballare il Tango argentino insieme all’amica che glielo insegnerà. Si creerà così il contesto nel quale si svilupperà una vicenda sentimentale, e poi la conclusione. Ma trattandosi appunto del finale…non posso anticipare!

Riguardo alla mia esperienza nel Tango invece, avevo iniziato casualmente, unendomi ad un gruppo di amici che avevano deciso di iscriversi ad un corso per principianti; e li ho seguiti. Da lì è nata subito la passione, dovuta sia alla bellezza di questa musica, sia alla storia della nascita del tango, il frutto di un incontro tra immigrati a Buenos Aires, provenienti da diverse parti del mondo, ma con vissuti di solitudine, abbandoni e povertà molto simili. E questo in particolare mi è sempre rimasto nel cuore, al di là dei mutamenti ed evoluzioni che il Tango ha visto nel corso del tempo. Chiaro che poi c’era il piacere di ballare, cosa che ho fatto per moltissimi anni, e ora col passare del tempo, decisamente meno!”

Maria Cristina Cavallo è nata a Torino il 18 novembre 1949 e si è laureata nel 1980 in Psicologia presso la facoltà di Padova.
Dal 1983 ha lavorato a Torino, nel campo della neuropsichiatria infantile dei Servizi di territorio delle ASL,
come psicologa e psicoterapeuta infantile. Dal 2010 è in pensione. Nel tempo libero coltiva la passione per la scrittura, dalla quale è nato questo suo primo romanzo. Ha un nipote che ama moltissimo e che rappresenta tutta la sua famiglia e un legame importante con una giovane donna, conosciuta quando era bambina, durante il lavoro di volontariato presso un istituto.

Il libro SOŇAR Y NADA MAS sarà presto acquistabile in tutte le librerie Feltrinelli, su Amazon e tramite il sito della casa editrice Neos Edizioni (www.neosedizioni.it)

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