ROJO TANGO SHOW

UN SOGNO DI MEZZ'ESTATE

PUBBLICATO IL 22 Luglio 2024

La Rocca dei Leoni a Castiglione del Lago, il 12 luglio 2024, ha fatto da sfondo coreografico allo spettacolo “Rojo Tango Show“, prodotto da Officine Creative Orvietane ASD di Paolo Selmi, presidente dell’associazione.

Rojo Tango Show” è un impatto globale per lo spettatore, catapultato nel mondo del tango. Non vi è un racconto o una trama simbolica che accompagni i vari quadri di ballo, eccezion fatta per la scena iniziale in cui gli immigrati, forse italiani, spagnoli o francesi partono per l’Argentina senza essere identificabili. Gli immigrati rappresentano le molteplici origini del tango, ma il racconto non si sviluppa ulteriormente e non guida lo spettatore nella comprensione dell’evoluzione storica del tango, né sul piano musicale, dove i brani presentati si alternano senza una cronologia precisa, passando dall’ epoca d’oro del tango, gli anni 40 ad arrivare ad Astor Piazzola ed oltre.

Rojo Tango Show” simboleggia un lungo viaggio, una partenza ma non indica un arrivo, lasciando allo spettatore lo spazio per scoprire il tango oltre lo spettacolo. Qual è il filo conduttore? La risposta è “la musica”, il Tango nella sua estensione più ampia, proponendo l’interpretazione ballata di tanghi tradizionali così come quelli più innovativi, dove la musica da ascolto del tango si presta a un’esibizione scenografica di grande impatto visivo.

In questo, “Rojo Tango Show” non lascia delusi.

L’interpretazione dell’orchestra Tango Spleen, diretta dal maestro Mariano Speranza al pianoforte e voce, ha dato il meglio di sé, così come il corpo di ballo. Un’intensità che non è mai venuta a mancare durante tutto lo spettacolo.

 

Alcuni pezzi hanno vibrato di una loro energia, come la “Chacarera de la Paz“, composizione di Mariano Speranza, in cui l’esecuzione del bandoneonista Francesco Bruno è stata puntuale e precisa, sostenuta da un affiatamento perfetto con Inesa Baltatescu al violino, Elena Luppi alla viola e Vanessa Matamoros al contrabbasso, che hanno regalato autentiche emozioni.

 

La voce di Mariano Speranza ha dato spazio alle composizioni più innovative del tango, con arrangiamenti come “La Musa del Arrabal“. Quella di Federico Pierro è stata l’anima del tango più porteno.

 

La compagnia di ballo, formata da ballerini professionisti di tango argentino coreografati e diretti da Gioia Abballe e Simone Facchini, vice campioni mondiali di Tango Escenario nel 2017, ha il merito di essere precursore di uno spettacolo di tango argentino realizzato con la direzione artistica e coreografica da italiani, dimostrando una consapevolezza e maturazione artistica raggiunta anche nel nostro paese.

 

Le coppie di ballo che si sono alternate in coreografie vivaci e suggestive sono: Gioia Abballe e Simone Facchini, Laia Barrera e Edwin Olarte,Sara Luparelli e Byron Torres, Michela Elicio e Manuel Bianchi. I balli corali di gruppo hanno raccolto continui applausi, indubbiamente suggestivi e d’effetto, come la milonga conclusiva, con il rosso come colore predominante e la voce vellutata di Federico Pierro che, in un lungo abbraccio, coinvolgeva l’intera platea.

Gioia Abballe e Simone Facchini hanno ricevuto gli applausi a scena aperta, dimostrando una forte carica di sensualità interpretativa. Sara Luparelli e Byron Torres,

 

Laia Barrera e Edwin Olarte , Michela Elicio e Manuel Bianchi hanno interpretato con perizia tecnica e trasporto pezzi musicali complessi arrangiati dal maestro Mariano Speranza.

L’applauso caloroso del pubblico è stato sicuramente per tutta la compagnia la ricompensa più gradita, la certezza di aver suscitato emozioni vere.

Barbara Savonuzzi.

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