IL NASO CURIOSO DEL GATTO

CUENTA HISTORIAS DE GOTAN

PUBBLICATO IL 6 Novembre 2023

Il tango “Sentimiento Gaucho” (Sentimento, oppure dolore, nel nostro caso è dolore di gaucho, che in lunfardo indica anche un buon uomo generoso) narra una triste storia di abbandono del tetto coniugale e, fatto abbastanza frequente nel tango ma raro nella vita, di perdono.
La Parola “almacén” che incontriamo nella prima strofa, sta ad indicare quel negozio che era comune anche in Italia, nel quale si vende un po’ di tutto ed è anche un’osteria, dove si può sostare in pace davanti ad un bicchiere di “quello buono” per lunghe ore in solitaria meditazione.
La musica di questo carismatico tango è dei fratelli “Canaro: Francisco e Rafael” mentre “Juan Andrés Caruso” ha scritto questa toccante confessione che raggiunge alte vette poetiche che, purtroppo, nella traduzione che cerco di tenere sempre al massimo coerente all’originale, un poco si scolorisce.
A partire dal 1943, la nuova dittatura militare costrinse la soppressione della lingua lunfarda, così come ogni riferimento a ubriachezza o espressioni che erano considerate immorali o negative per la morale e l’immagine del paese (sic!).
La versione registrata da Canaro con la voce di Nelly Omar fu modificata nel testo per consentirne l’esecuzione e così il gaucho ubriaco diviene un bravo paesano e il di lei tradimento, diventa un abbandono per inseguire un sogno.
In questa storia il gaucho è inteso come “paisano”, un provinciale.
Anche se ritoccata la versione di Francisco Canaro e Nelly Omar merita tutto l’apprezzamento per la bellezza interpretativa.
Ma Juan D’Arienzo per la voce di Osvaldo Ramos, con le sue lunghe note, mica scherzano e ce lo danzano magistralmente “Sebastian Arce e Mariana Montes”.
In un vecchio almacén del Paseo Colón (Viale Colombo)
dove vanno quelli che hanno smarrito la fede,
tutto sudicio e cencioso, una sera incontrai
un ubriaco seduto in un buio cantone.
Nel vederlo provai una profonda emozione
perché nella sua anima un dolore segreto intuii
e sedendogli a fianco gli parlai,
e quindi mi fece questa crudele confessione;
presta, amico, attenzione:
sappi che è condizione maschile il soffrire…
La donna che amavo con tutto il cuore
se n’è andata con un uomo che la seppe sedurre
e dunque nell’andarsene, dopo lei la mia gioia se ne andò,
non vorrei più vederla … Che nella vita sia felice
con l’uomo che ce l’ha per il suo bene … o che io ne so…
Perché tutto quell’amore che per lei io sentii
lo troncò d’un sol colpo con la lama del suo tradire …
Però inutile … Non posso, anche se lo voglio, dimenticare
il ricordo di quello che fu il mio unico amore …
Per lei devo essere come del trifoglio l’odore
che profuma quando la vita lo sta per lasciare …
E se mai un giorno volesse tornare
al mio fianco di nuovo, io la debbo perdonare …
Se per gelosia un uomo si può ammazzare,
si perdona quando parla forte l’amore
per qualsiasi donna.
Buon ascolto da Bruno Comastri (Tdj El Gatoloco).
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