Astor Piazzolla il rivoluzionario del Tango

di Rosaspina Briosa

PUBBLICATO IL 12 Ottobre 2021

Il cinema Esperia di Padova, ha inaugurato la prima visione del film  sulla vita di Astor Piazzolla, la Rivoluzione del tango, in un format completamente innovativo, ripresentato in tre serate consecutive: venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 ottobre.

La proposta culturale è nata dalla collaborazione tra Giovanni Rattini direttore artistico del cinema ed Elena Rocco insegnante della scuola “Passione danza”.

Il risultato di questo “dialogo artistico“ tra cinema-danza-tango ha evidenziato il valore trasversale nella comunicazione culturale,  una forza dirompente di energia, la stessa, che in una scena del film, cercava Astor Piazzolla, quando con forza tratteneva tra le sue mani la canna da pesca per la cattura degli squali.

Sul palco di Esperia nella serata di venerdì 8 la prima esibizione è stata quella della coppia di ballo composta  da Luciano Sottovia e Sofia Lavinia Amisch di Tango Studio. I ballerini sulle note di Oblivion  hanno rotto il ghiaccio, il pubblico  è rimasto entusiasta della loro esibizione regalando agli organizzatori un’immediata conferma della riuscita dello spettacolo.

Nella serata di sabato 9, le proiezioni sono state due, alle ore 18 e la successiva alle ore 21:30

Nella prima proiezione delle ore 18, due sono le coppie che si sono alternate sul palco: Margarita Klurfan e Walter Cardoso  insieme a Stefano Gambarotto e Silvia Solano, hanno ballato sulle note conclusive  della musica di chiusura del film “Adios Nonino” per poi successivamente presentare singolarmente dei pezzi musicali eseguiti in modo magistrale.

La grazia estetica della lineare semplicità espressa dalla coppia Margherita Klurfan e Walter Cardoso sul brano musicale “La muerte de Angels”, ha lasciato un brivido di passione sulla pelle del pubblico, alternandosi all’esibizione della coppia Stefano Gambarotto e Silvia Solano, i quali ballando sulle note di Oblivion sono riusciti a trasmettere una struggente dolcezza melodica.

Nel secondo spettacolo, quello delle  21:00, si sono invece esibiti una coppia nota a tutti il mondo del tango, ma che quest’ Estate a seguito della premiazione campioni d’Europa 2021, han fatto ancor più parlar di sè, Antonellina Miorelli e Emiliano Casali. La loro esibizione sulle musiche di Nada Mas di D’Arienzio e Adios Arrabal di de Agostini, ha evidenziato la bellezza dell’abbraccio nella ricerca della sintonia che porta alla connessione.

Il contrasto degli splendidi vestiti, in nero per la coppia Margarita e Walter e in rosso Stefano e Silvia, realizzati dalla linea Paco Perez di Stefania Brogin, ha sottolineato magistralmente l’importanza dell’abito da scena, la padronanza della scelta dei tessuti e del taglio per valorizzare accuratamente non solo la figura di chi balla, ma anche le personalità dei ballerini.

Per domenica ultimo giorno dell’evento, una conclusione da gran finale con le coppie Silvio Grand e Nayara Zeugtrager  e Dania Manierò con Raffaelle De Angelis portano un ricco repertorio:

Desconsuelo  su orchestra Pedro Laurenz,  A Evaristo Carriego su orchestra di Osvaldo Pugliese e De la pena tanguera e la Cumparsita di Astor Piazzola.

Così si conclude questa maratona di tre giorni che ha visto il Cinema Esperia divenire luogo di innovazione e contatto e grazie alla generosità degli artisti presenti offrire al pubblico uno spettacolo di alto livello artistico.

Parliamo ora del film, il titolo è“The Years of the Shark”, gli anni dello squalo, immagine che ben rende la forza dirompente e cruda della vita di Piazzola.

Stefano Gambarotto e Silvia Solano, Margarita Klurfan e Walter Cardoso

Si tratta di un film documentario per la regia di Daniel Rosenfeld, ricco di flash back, non sempre facili per lo spettatore da seguire.

Le informazioni personali sulla vita di Astor Piazzolla si intrecciano con la ricostruzione storica degli avvenimenti politici e sono dettagliate ed emotivamente intense, al punto d’alzare un velo  sui pensieri intimi di Astor, che li affida alle registrazioni vocali lasciate alla figlia Diana.

Il rapporto complesso di amore e conflitto con il figlio Daniel è il messaggio intenso del testamento personale che Astor non seppe lasciare in vita, ovvero, la vera eredità emotiva.

Antonellina Miorelli e Emiliano Casali

Il film si apre e si chiude con l’immagine del mare, sia padre che figlio si ritrovano di fronte alla stessa immagine dell’infinito. La prima sequenza è un filmato vero, mentre, la seconda, quella di chiusura, un’immagine ricreata virtualmente, all’interno del museo dedicato a Astor Piazzolla, che enfatizza così il segreto legame di contatto, mai chiuso tra loro.

Il tempo e lo spazio sono dimensione terrene, ma la connessione che il tango ci insegna ci porta a guardare oltre, creando così la comprensione, che nello sguardo silenzioso di Daniel ed Astor chiude il film.

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Rosaspina Briosa

Sono una ballerina di tango e amante della lirica e di queste mie passioni scrivo sul mio blog "Un Tango con il Tenore" untangoconiltenore.blog

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