TEMPO DI TANGO

PUBBLICATO IL 30 Ottobre 2023

Sabato 4 novembre, presso il Teatro Sociale di Stradella, in provincia di Pavia, si potrà assistere al concerto “Tempo di Tango” . Ecco la presentzione dello spettacolo:

Si chiude sempre un cerchio perfetto quando compositori e poeti argentini sono racchiusi in un programma da concerto. Ciascuno di essi disegna raggi dalle mille sfumature, perché talmente ricca è la loro tavolozza sonora che non si può parlare di identità musicale definita. Astor Piazzolla, nato da genitori italiani, è il rivoluzionario compositore, che dal Mar de la Plata a New York assorbe le regole della musica classica e delle nuove scritture musicali nascenti. I suoi studi pianistici, gli incontri con Carlos Gardel o Igor Stravinskji e molti altri, lo portarono a rinnovare in modo indissolubile il genere musicale argentino per eccellenza: il Tango. Come quest’ultimo è il risultato dell’unione di diverse culture migratorie europee verso l’Argentina, così la genialità di Astor Piazzolla risiede nella sua intuizione di mescolare la vasta ricchezza musicale, insita nella storia sua stessa e di molti attorno a lui. Astor cambia città in compagnia del suo bandonéon, regalatogli dal padre con cui aveva un rapporto fatto di alti e bassi. I suoi maestri lo incoraggiano a scrivere per questo strumento, indentificando in esso il motore della identità musicale del giovane compositore. Sarà, infatti, al padre che Astor dedicherà uno dei suoi brani più famosi e struggenti, Adios Nonino. La musica di Piazzolla, quella che verrà definita “Tango Nuevo” (Nuovo Tango), è un inno alla libertà politica e culturale, una rappresentazione del quadro sociale argentino. Le sue Cuatro Estaciones Porteñas (ovvero, Le quattro stagioni di Buenos Aires) vogliono rappresentare la capitale argentina in tutte le sue contraddizioni. La TangOperita, Marìa de Buenos Aires (in cui la protagonista rappresenta la città), è un susseguirsi di simbolismi contro il regime comunista di quegli anni. Piazzolla imprime, disegna, sulla partitura la società che Horacio Ferrer raccontava nei testi. Alberto Ginastera, suo maestro, basava la sua scrittura musicale a partire dalla vivacità sociale anch’esso. Questi, nato da padre spagnolo e madre italiana emigrati, ha vissuto -come Piazzolla- il Mar de la Plata e New York, l’Europa e in particolare Ginevra, dove è peraltro sepolto Jorge Luis Borges, il celebre scrittore argentino. Insegnante dell’università e fondatore del conservatorio di Mar de la Plata, letterato e uomo di elevato spessore culturale, la carriera di Ginastera è suddivisa in periodi politici, tanto la storia ha condizionato la sua scrittura. Non meno influenti le frequentazioni personali. I forti cambiamenti sociali dei primi del ‘900, risvegliano gli animi di una popolazione svantaggiata e presente nell’arte come mai fino a questo periodo. È in questo contesto che si afferma la figura femminile: la cultura maschilista si arrende di fronte alla forza vitale insita nella donna. Ella è “oggetto di contesa” nel predominio degli uomini di quartiere, è simbolo di conquista, di fortezza, di prevaricazione. La donna è, soprattutto, simbolo per eccellenza della storia e dei sentimenti di un’intera nazione, l’Argentina. Non a caso in quegli anni nascono figure artistiche come la poetessa e giornalista Alfonsina Storni, nata da genitori italiani immigrati in Svizzera e poi sul Mar de la Plata. Donna di grande temperamento e tenacia, è abbandonata ancora giovanissima da un uomo, quando incinta. La sua condizione di ragazza madre la rende eroina in difesa dei diritti delle donne. Studiò e conobbe Borges, Pirandello, Marinetti e García Lorca. Le sue poesie, i suoi articoli di giornale, le sue lezioni come insegnante, sono dei veri e propri inni alla libertà, alla consapevolezza, alla dignità. Ideali che Alfonsina porterà fino alla fine quando deciderà di morire, ormai malata terminale, proprio nelle acque del Mar de la Plata, dopo aver scritto la sua ultima poesia “Voy a morir”. Il testo semplice e potente e la storia della poetessa ispirano il compositore Ariel Ramirez, che ne scrive una delle più intense musiche del repertorio argentino “Alfonsina y el mar”. La forza di questa musica arriva a Violeta Parra, la famosa cantautrice e interprete cilena, regina della rivoluzione, voce del popolo per le denunce e ingiustizie sociali. Di Violeta Parra non poteva non scrivere Astor Piazzolla, che con la sua Violetas populares la definisce “Señora revolutión”. Siamo, così, ritornati al punto di inizio del nostro cerchio, senza sapere esattamente dove questo inizia e dove finisce, ma con la certezza che nel suo centro risiede quell’incontro, quell’anima, il tutto e il niente, il punto di partenza di tutti i raggi di cui oggi continuiamo a goderne e trasformarne le sfumature.

 

 

Programma

 

Astor Piazzolla                 Otoño Porteño

(1921-1922)                       Milonga del Angel

Violetas populares

 

Meditango

Preludio to the cyclical night

Tocata rea

Los sueños

 

Ariel Ramirez                   Alfonsina y el mar

(1921-2010)

 

Astor Piazzolla                 Michelangelo ‘70

 

Alberto Ginastera          Danza de la moza donosa

(1916-1983)                       Cancion del arbol del ovido

 

Astor Piazzolla                 Adios Nonino

Libertango

Yo soy Maria

 

 

Interpreti

 

Francesca Gerbasi

Mezzosoprano, si diploma in Canto Lirico presso il Conservatorio “B.Marcello” di Venezia. Laureata in biologia, si specializza in Vocologia artistica e logopedia. Tra i suoi docenti, Giancarlo Pasquetto, Claudia Sisca, Luisa Castellani, Alda Caiello, Francesco Erle, Federico Longhi. Si occupa di vocalità a tutto tondo con un repertorio che va dalla musica rinascimentale e barocca alle avanguardie e al contemporaneo, con una particolare attenzione per il repertorio argentino, spagnolo e cameristico del primo Novecento. Come cantante e performer conta di numerose prime esecuzioni assolute e repertorio di autori contemporanei, affrontando fino ad oggi ben 21 differenti idiomi. Più volte performer a La Biennale di Venezia, si esibisce con numerose formazioni da camera e orchestrali, italiani ed europei (Svizzera, Austria, Germania, Francia, Principato di Monaco), e in palcoscenici quali il Teatro “La Fenice” (si sottolinea la première “Fenix DNA”, di Plessi-Sparano) e il Teatro “Malibran” di Venezia, il Teatro “Mario del Monaco” di Treviso (tra cui “Marìa de Buenos Aires”, di A. Piazzolla e “Gianni Schicchi” di G. Puccini), Teatro “Verdi” di Pordenone, Teatro Litta di Milano, in particolare per la mise-en-scène di ruoli in prima assoluta. Nel 2016 fonda, assieme a Silvio Celeghin e ad Angelo Liziero, “El trio a’ la Moda”, portando avanti progetti di riscoperta e rivalutazione dei repertori in lingua tradizionale veneta e trascrizioni inedite, incidendo la raccolta “Arie e canzonette veneziane”, edito da Marzorg. Diretta da Riccardo Muti, Sir Andràs Schiff, Peter Eötvos, Gianluca Capuano, Arturo Tamayo, Martìn Palmeri, Claudio Ambrosini, Renato Miani. Nel luglio 2019 è unica italiana e mezzosoprano ammessa all’Accademie de Musique Rainer III di Monte-Carlo. Nel 2020 è vincitrice del concorso “MusicaPura” per la prima assoluta di “Sequentia” e “Amôrs”di R. Miani. Nel febbraio 2022 è nel secondo cast de “Le Baruffe”, Première di G.Battistelli, presso il Teatro “La Fenice” di Venezia e nel gennaio 2023 è Criside in “Satyricon” di Bruno Maderna. Come docente, ha tenuto masterclass sul repertorio italiano presso l’Università Federale di Rio de Janeiro e ad Honk-Kong; cura la vocalità di numerose formazioni corali, ha in attivo numerose iniziative di workshop e collaborazioni con logopedisti per le terapie di riabilitazione vocale e consapevolezza corporea.

 

Davide Vendramin

fisarmonicista e bandoneonista, solista con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra Sinfonica di Milano, l’Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, l’Orchestra della Svizzera italiana di Lugano, l’Orchestre de Chambre de Toulouse e la Berner Symphonie Orchestre. Vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, si è esibito in importanti città: Ankara,Berlino, Monaco di Baviera, Stoccarda, Sofia,Toulouse, Vienna, Vilnius. Ha suonato in prestigiosi festival e associazioni concertistiche: Internationale Ferienkurse fur Neue Musik di Darmstadt, Ferrara Musica, Ravenna Festival, Festival di Lucerna, LACdi Lugano, HEMU di Losanna, Milano Musica, Mersin International Music Festival,MiTo/Settembre Musica, Amici della Musica di Modena, Pistoia e Trapani, Associazione Filarmonica di Rovereto,Sofia Music Weeks, Rai NuovaMusica di Torino, Biennale Musica di Venezia, Wettinger Kammerkonzerte. Ha collaborato, tra le altre, con l’Orchestra del Teatro alla Scala, la Mahler ChamberOrchestra, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia,l’Orchestra del Teatro Regio diTorino, l’ Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra di Padova e del Veneto e direttori quali: Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Stanislav Kochanovsky, Michele Mariotti, Wayne Marshall, Ingo Metzmacher, Maxime Pascal, Donato Renzetti, Juraj Valcuha, solo per citarne alcuni. Ha inciso per DECCA (Rota), ECM (Berio), Da Vinci Classic (Piazzolla), Limenmusic (Bosso). Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Pesaro, all’Università di Torino e all’Hochschule der Kunste di Berna (Svizzera). Davide Vendramin insegna fisarmonica e bandoneon al Conservatorio di Vicenza.

 

Romina Vavassori

Si è diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza sotto la guida del M° Giuseppe Gorgni. Ha successivamente frequentato i corsi di perfezionamento col M° B. Canino e col M° J. Achucarro all’Accademia Chigiana di Siena. Attiva camerista è stata premiata a Concorsi nazionali e internazionali in formazioni cameristiche di vario genere dal duo al quintetto sia con archi che fiati. Ha arricchito le sue esperienze musicali collaborando fin da giovanissima con prestigiose istituzioni quali: La Scuola d’Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, la Scuola Superiore d’Aosta, l’International Musik Akademie di Koblenz, l’Accademia “Marziali” di Seveso, l’Ars Academy di Roma, Il Mozarteum di Salisburgo, l’Accademia “Perosi” di Biella, l’Accademia Pianistica di Imola e molte altre. Numerose sono state e continuano a essere le collaborazioni con l’Orchestra “LaVerdi” e i “Pomeriggi musicali” di Milano, l’”Orchestra Sinfonica” di Roma, l’Orchestra filarmonica italiana e con molti Conservatori Italiani ed Europei. È stata assistente al pianoforte per anni di Maestri di fama nazionale e internazionale come M. Larrieu, K. Klemm, P.L. Graf, J. Balint, G.Cambursano e B.Cavallo, T. Friedli, M. Sirbu, M. Costea, F. Cusano, M. Scano per citarne solo alcuni. Inoltre è stata Collaboratore pianistico per molti anni in importanti Concorsi Nazionali e Internazionali, oltre che nei: “Campus Estivi Internazionali” di Castelsardo (SS), “Corsi Internazionali” di Chatillon (AO) e Aosta, “Corsi Internazionali” di Portogruaro, “Campi estivi Internazionali” del Mozarteum di Salisburgo e al “Campus estivo Internazionale” di Sermoneta (LT). Attualmente collabora con l’Associazione Rapsody di Parma ai corsi estivi di Corniglio dove è assistente di docenti di chiara fama a livello nazionale e internazionale. Collabora da anni inoltre con il Conservatorio di Piacenza come Pianista Accompagnatore nelle classi degli strumenti a Fiato. Il suo repertorio spazia dalla Musica da Camera alla Sinfonica con l’Orchestra, dall’Operetta alla Lirica, dal Tango argentino alla musica dialettale. Nel 2002 fonda l’”Accademia Musicale Città di Stradella” (PV) che dirige e in cui insegna Pianoforte Principale, Teoria e Solfeggio, Propedeutica e Esercitazioni corali per voci bianche.

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