Contatto Club: un ricco tratto di storia del Tango.

Consegnato il Premio alla Carriera a Silvana Miotto e Gilberto Peguri, storici gestori del Contatto Club di Spinea (VE). Da un’intervista di Enzo Paternin – Villorba (TV) 1° gennaio 2024.

PUBBLICATO IL 3 Gennaio 2024

Un affettuoso e caloroso abbraccio tanguero, nell’accogliente e maestosa sala del Team Italia di Villorba, ha sugellato la consegna del Premio alla Carriera a Silvana e Gilberto. L’importante riconoscimento è stato celebrato durante “La Tarde Milonguera”, pomeridiana mensile di tango organizzata da Alma Errante, associazione spresianese, operante sull’intero territorio nazionale, che si occupa di bene-essere in diverse forme, anche attraverso il Tango Argentino. L’attestato, consegnato dalla presidente Nadia Fava, riporta la motivazione: “per aver contribuito a diffondere il Tango Argentino, in Italia, in Europa e nel mondo, custodendone i principi, i valori e le tradizioni, fin dal 1993”.
Ma riavvolgiamo il nastro di qualche decennio, ai tempi delle audiocassette e dei telefoni a gettone. Gilberto, per gli amici“Gil”, classe 1936, dismessa l’attività da mobiliere di design nel 1987, professione che lo ha portato a rappresentare l’industria italiana all’estero, su mandato dell’ICE (Agenzia governativa per l’internazionalizzazione delle imprese italiane), decide, insieme a Silvana,“Mamita”, di cimentarsi nella gestione di una sala biliardi. Attraverso un’accurata ricerca, il 1° maggio del 1993 fu individuato un locale idoneo a Spinea, divenuto poi la sede storica del Circolo. L’appellativo “contatto” scaturisce da una serie di nessi di casualità, dai trascorsi da perito elettrotecnico di Gilberto, dalla possibilità dei giocatori di entrare in contatto tra loro durante il gioco e dai significati legati alla connessione amicale e fra persone che condividono le stesse passioni e ideali. L’allestimento iniziale con 12 biliardi fu accolto con successo e l’inaugurazione, nel settembre dello stesso anno, vide la partecipazione del campione del mondo Gustavo Torreggiani di origine argentina (qualcosa già girava nell’aria ndr). Il successivo inserimento di servizi aggiuntivi, come bar, cucina, magazzini, giardino e parcheggio, contribuì a siglare due anni di entusiasmante attività a gonfie vele. Sul finire di questo strepitoso esordio, si registrò uno sviluppo spropositato di nuove sale da biliardo, nella stessa area, realtà che segnò una crisi irreversibile per l’intero settore. Nel ’95, mentre l’implosione coinvolgeva le varie sale biliardo, anche alcune appena nate, durante una cena con gli amici cabarettisti del “Café Sconcerto”, Monica Zuccon e Salvatore Esposito, giunse il suggerimento di introdurre il Tango Argentino al Contatto. Nulla accade per caso e, da quella timida proposta ai fatti, il passo fu breve: affiliati alla CSAIn, si ripartì alla grande, ospitando maestri e ballerini di calibro internazionale. Tra gli eventi salienti degli esordi, si annoverano anche le lezioni del giovanissimo Marcelo Alvarez di Buenos Aires, primo maestro presso il club, divenuto famoso nello stesso periodo per aver preso parte al film “Tango” di Carlos Saura, candidato all’Oscar. È bellissimo apprendere dalle emozionanti parole di Mamita e Gil, come Marcelo fosse quasi un figlio per loro. Un trattamento di calore e di affetto riservato usualmente a tutti gli ospiti del Club, ballerine e ballerini che giungevano da ogni dove per contribuire a scrivere la storia del Tango argentino. Storia pregna di passione, impegno, apertura, collaborazione e reciprocità.
“Quando abbiamo iniziato, non sopportavo il tango, per me era una lagna. Era difficile rimanere impegnata per ore al bar, ascoltando una noiosa cantilena” ammette Mamita (che in italiano si traduce “mammina”, affettuoso appellativo nato dagli amici argentini che periodicamente raggiungevano la milonga), “la magia e la passione sono nate dopo, casualmente, ascoltando Yira Yira di Julio Iglesias, con i sottotitoli in italiano; da quel momento tutto è cambiato e ho iniziato a cercare le traduzioni e i significati anche degli altri brani”.
“Si ballava bene al Contatto” afferma con enfasi e un pizzico di orgoglio Gil. “Gli amici tornavano volentieri, per la qualità dell’offerta e perché si sentivano come a casa, in famiglia”, aggiunge Mamita, sempre pronta ad accogliere tutti con il sorriso e le sue prelibatezze, come le paste asciutte improvvisate e condivise a notte fonda, con gli appassionati dell’ultimo tango. L’amatriciana era il piatto preferito, “ciacole” e qualche barzelletta componevano la sigla di chiusura. Non solo tango, di tanto in tanto, si organizzavano anche altre feste, mantenendo il focus sempre attivo sull’amicizia e la solidarietà, con importanti riscontri per la beneficenza e la raccolta straordinaria di fondi, nelle diverse circostanze di emergenza.
Chi raggiunge i livelli più profondi del Tango è consapevole che non si tratta solo di un ballo: è molto, molto di più. È connettersi con un altro essere umano, con un’altra anima, ben oltre la fisicità, in un abbraccio che ferma il tempo e registra istanti di eternità. È la fusione delle frequenze e delle energie di due cuori che, per una dozzina di minuti, battono e risuonano in stretta prossimità, anche per motivi non sentimentali. È danzare la vita, improvvisandone i passi e le figure, lasciandosi guidare dalla musica e dall’alchimia che si genera nella coppia e nella milonga. E questo Silvana e Gilberto lo avevano compreso molto bene, fin dal principio, assicurando elevati standard di qualità in ogni dettaglio organizzativo, nell’accoglienza, nell’arredamento e anche nell’accurata selezione dei vari “musicalizador” di turno. Entusiasmo e voglia di fare bene sono gli altri ingredienti indispensabili messi in campo, requisiti ancora vivissimi nella coppia di ex organizzatori che sarebbero ancora disposti a ricominciare, abbandonando volentieri lo status di “VIP – veci in pension”.
Come possiamo accogliere l’eredità del Contatto? All’unisono Mamita e Gil suggeriscono si andare d’accordo con tutti, partecipare anche alle attività degli altri organizzatori, agevolare collaborazioni e sinergie, custodire e tramandare le tradizioni, con particolare riferimento al rispetto del galateo della milonga e all’eleganza in ogni suo aspetto.
Introdurre il tango nella scuola primaria: quale insegnamento potrebbe produrre? In questo mondo capovolto, un po’ alla deriva, potrebbe essere un’opportunità per insegnare l’accoglienza dell’altro, la sensibilità, il contatto, il rispetto reciproco e, in particolare, il rispetto dei maschi nei confronti delle femmine.
L’interessante intervista si è conclusa con la proposta di poter raccontare la storia del Contatto Club anche attraverso una pubblicazione nella quale riversare il ricchissimo patrimonio di immagini, dediche, memorie, aneddoti e racconti degli ultimi trent’anni. Accolto molto favorevolmente, il progetto potrebbe vedere la luce entro l’anno.
A sorpresa, durante la premiazione, Mamita e Gil hanno donato all’associazione Alma Errante l’ultimo arredo sopravvissuto alla dismissione del club: una lampada rimasta sul banco del bar per circa trent’anni! Questo prezioso dono è stato accolto come il passaggio del testimone, per continuare a scrivere la storia del tango, custodendo fedelmente le tradizioni.

Il Premio alla Carriera ha trovato forma anche attraverso le mani di Roberta Buligan, maestra di Tango di Pordenone, che ha donato un artistico disegno nel quale una mano maschile accoglie e protegge una mano femminile; dal contatto e dalla fusione delle due diverse energie scocca una scintilla che alimenta la passione per il tango e sostiene simbolicamente una coppia di ballerini. Un messaggio di profonda gratitudine verso Mamita e Gil che veicola anche l’augurio per tutti gli amanti del Tango di non smettere mai di alimentare il contatto che genera quella scintilla.

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RINGRAZIAMENTI:
Un GRAZIE immenso a tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima festa, iniziando il nuovo anno nel migliore dei modi!
Grazie a tutte le dame e i cavalieri;
grazie al mitico musicalizador Tano El Franchute ( Renato De Bernard ), una garanzia per gli abbracci milongueri;
Grazie ai festeggiati Mamita e Gil, per la loro innata simpatia e per l’eredità culturale, morale ed esemplare che ci lasciano;
grazie ai Maestri di tango Victor Madriz, Jessica Borotto, Giuseppe Scarparo e agli altri organizzatori che ci hanno onorato con la loro presenza;
grazie allo staff di Team Italia by Studio Danze Treviso per la squisita ospitalità e il supporto;
grazie allo staff di Alma Errante “bene-essere itinerante”, per l’efficace organizzazione e gestione;
grazie a WebRadio Faitango – La voce del Tango e Tiziana Michelotto per i servizi giornalistici;
grazie a Giuliano Perini per le foto;
grazie a Maria Fernanda Ochoa che con la sua meravigliosa voce ha rallegrato l’anima con un piacevolissimo fuori programma;
grazie a Roberta Buligan per aver interpretato magnificamente il premio alla carriera con il suo bellissimo disegno;
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